Carlo Forin: Noi, Italiane ed Italiani, maschi della màntide religiosa
13 Settembre 2008
 

In questo settembre 2008, mentre scendiamo dal quarantaseiesimo posto nel mondo in fatto di competitività (verso altre posizioni decadenti), mi sento di adottare un’immagine per fotografare il sentimento che domina gli Italiani che non reagiscono, l’immagine del maschio che, durante l’atto d’amore, si fa divorare dalla compagna, a partire dalla testa.

La testa è già andata via, l’aprile scorso. Stiamo vivendo nel resto e perciò ci rappresentiamo con un sentimento.

Con ‘maschi’ della mantide, anziché maschio, lascio aperta la speranza che una reazione ci sia prima della fine della vita della specie, in un maschio della mantide almeno, e magari che sia un’Italiana.

Per attribuire un sentimento ad un insetto ci vuole tutta, bisogna esser al limite. Come si fa a sperare al limite?

C’è già stato un Risorgimento, ricordate?

 

Dagli atri muscosi, dai fori cadenti…

un popolo intero solleva la testa…

 

Ed anche un Rinascimento, 500 anni fa! Come specie possiamo illuderci di durare.

 

Negli ultimi 40 anni siamo scesi di 40 posti, e continuiamo più in giù nei gironi infernali!

Intanto, il Bel Paese dove il sì suona è diventato un canyon popolato da sciacalli.

Ed il sentimento che domina su tutti è quello del  cupio dissolvi.

E’ rimasta viva una parte della Scuola, che si presenta ai primi posti in Europa, le Elementari?

Via, via perché è indecente tra di noi, sciacalli!

 

Chi è il re degli sciacalli?

Chiamiamolo ‘imprenditore che sbaglia’ così come un tempo parlavamo del ‘compagno che sbaglia’.

Lui, l’avvoltoio chiamato ‘imprenditore’, non sbaglierà nel suo volo di avvoltoio perché ha la preda nel mirino:

-Che, c’ho scritto GioCondor?-

  

  

                                                           Carlo Forin


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