Oblò cubano
Cuba. «Fuori la dittatura»: atleta condannato ai «lavori di correzione»
14 Agosto 2008
 

Un atleta cubano, Edilberto Gonzalez Perez, 32 anni è stato condannato per oltraggio ad un anno di 'lavoro di correzione' senza internamento carcerario per aver appeso, il 22 dicembre 2006, un cartello (1x1,5 metri) con la scritta «Fuori la dittatura» davanti alla 'Tribuna anti imperialista' innalzata a pochi metri dalla Sezione di interessi degli Stati Uniti. Si tratta di una delle «misure penali sussidiarie» che in casi politici le autorità stanno applicando sempre di più, secondo il rapporto della Commissione cubana per i diritti umani e riconciliazione nazionale.

L'atleta, campione nazionale assoluto di apnea nel 2005, ha raccontato all'Ansa di essere cosciente di quanto gli sarebbe successo. Egli voleva protestare per non essere stato convocato, otto mesi prima, ad una competizione in Martinica: «Mi hanno lasciato fuori perché pensavano che avrei disertato. Le mie idee non sono rivoluzionarie. Ho qualche volta pensato di andarmene, ma questo non glielo avrei mai fatto ai miei compagni», dice l'atleta.

Edilberto, che è stato espulso dalla Federazione di attività subacquee, è rimasto circa due mesi nel centro di internamento Villa Maristas, dove dice di aver subito pressione psicologica” e poi è stato portato alla prigione Bahia Grande. Messo in libertà il 21 maggio 2007, è stato processato da un tribunale di El Vedado, a L'Avana, lo scorso 17 luglio, secondo quanto ha verificato l'Ansa.

Il tribunale ha accettato la richiesta della procura e lo ha condannato ad un anno di «lavoro di correzione» senza internamento carcerario per il reato di oltraggio aggravato. Il Codice Penale cubano prevede da uno a tre anni in caso di minacce, ingiurie, calunnie, insulti, offese verbali o scritte al presidente del Consiglio di Stato, il presidente dell'Assemblea nazionale (parlamento), e membri del Consiglio di Stato e deputati.

Prima di leggere la sentenza, il presidente del tribunale ha detto che l'atleta «ha fatto il gioco dell'imperialismo cercando di uscire dal paese» e lo ha incitato a «rettificare» il suo comportamento. In questo anno di condanna Edilberto svolgerà il lavoro che gli verrà assegnato e il suo atteggiamento sarà tenuto sotto controllo.

 

(da Nuova Agenzia Radicale, 12 agosto 2008)


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