Oblň cubano
Yoani Sánchez. Che altri soffino sulle candeline
14 Agosto 2008
 

Dal blog Generación Y

13 Agosto 2008

 

 

Que otros soplen

las velitas

La mañana del 13 de agosto del 2001 encendí la radio bien temprano. Un locutor de voz engolada anunciaba “hoy es el cumpleaños de la Patria” y leía un panegírico interminable sobre el Máximo Líder. Acostada en la cama tuve el impulso de catapultarme a otra galaxia, de escaparme de esta Isla donde el aniversario de un nacimiento se ha convertido en fecha fundacional. Aquel día tomé la decisión de emigrar de mi país y once meses después me subí en un avión con destino a Europa.

Han pasado siete años de ese arranque. Estoy de ida y de vuelta, pero sigo escuchando frases similares a la dicha en aquella ocasión. Noto los mismos intentos de asociar el cuestionable accionar de un hombre con algo más imperecedero: la Nación. Lo que ha cambiado es que ese ridículo culto a la personalidad ya no me da  ganas de escabullirme, sino de quedarme; no me genera confusión, más bien claridad en torno a lo que no debemos consentir. En el futuro, nadie debe ser confundido con la Patria. Las velitas de ningún cake de cumpleaños podrán ser sopladas en nombre de todos.

 

Yoani Sánchez

 

 

Che altri soffino sulle candeline

La mattina del 13 agosto del 2001 accesi la radio molto presto. Un annunciatore dalla voce grave annunciava “oggi è il compleanno della Patria” e leggeva un panegirico interminabile sul Lider Maximo. Coricata sul letto ebbi l’impulso di catapultarmi in un’altra galassia, di scappare da questa Isola nella quale l’anniversario di una nascita si è trasformato nella data della fondazione. Quel giorno presi la decisione di emigrare dal mio paese e undici mesi dopo salii sopra un aereo con destinazione Europa.

Sono trascorsi sette anni da quello sradicamento. Sono andata e poi tornata, però continuo ad ascoltare frasi simili alle cose dette in quella occasione. Noto le medesime intenzioni di associare le discutibili azioni di un uomo con qualcosa di più imperituro: la Nazione. Ciò che è cambiato è che quel ridicolo culto della personalità adesso non mi fa venire la voglia di svignarmela, ma di restare; non mi produce confusione, ma chiarezza sulle cose che non dobbiamo permettere. In futuro nessuno deve essere confuso con la Patria. Le candeline di un dolce di compleanno non potranno più essere soffiate in nome di tutti.

 

Traduzione di Gordiano Lupi

 

 

Nota del traduttore: La traduzione della didascalia nella foto (Todo llega a su final) è: “Tutto giunge alla sua fine”. L’allusione mi pare chiara e in un certo senso, beneagurante…


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