Oblň cubano
Yoani Sánchez. Cinque anni in una birra
12 Agosto 2008
 

Dal blog Generación Y

11 Agosto 2008

 

 

Todo por una cerveza

Falta mucho para que llegue el momento de jubilarme; no obstante, he leído con detenimiento la propuesta de Ley de Seguridad Social que será discutida por el parlamento. Como muchos cubanos, decidí saltar sin red y ganarme la vida de manera freelance, pues la garantía de una futura pensión me resultaba muy lejana, comparada con los apremios económicos del presente.

Al mirar la nueva propuesta de subida de las pensiones, reparo en los simbólicos números que pretenden compensar el aumento –en cinco años– de la edad de jubilación. Leo, boquiabierta, que una educadora de preescolar que se jubile después de aplicada la nueva legislación sólo ganará treinta y cinco pesos más que otra que se pensione mañana mismo. Además de ver pospuesta la fecha de su merecido descanso, recibirá un risible aumento equivalente a 1.40 cuc.

Dicho con toda la crudeza que la situación merece: esta señora trabajará ahora cinco años más y eso le alcanzará, cuando finalmente deje su vínculo laboral, para tomarse una cerveza mensual. Tal vez a la educadora jubilada no le gusta el alcohol o su médico se lo haya prescrito, entonces podrá destinar esa “notable” subida en su renta para comprarse un tubo de pasta o un desodorante. Sería simpático y dramático a la vez si la hipotética señora se lanzara a la calle coreando la pregunta “¿Todo esto sólo para una cerveza?”.

 

Yoani Sánchez

 

 

Tutto per una birra

Manca molto perché giunga il momento di pensionarmi; nonostante tutto, ho letto con attenzione la proposta di Legge della Sicurezza Sociale che sarà discussa dal parlamento. Come molti cubani, ho deciso di saltare senza la rete e guadagnarmi la vita in maniera freelance, perché la garanzia di una futura pensione mi appariva molto lontana, comparata con le sollecitazioni economiche del presente.

A vedere la nuova proposta di aumento delle pensioni, osservo i numeri simbolici che pretendono compensare l’elevazione - di cinque anni - dell’età pensionabile. Leggo, attonita, che un’educatrice del prescolare che andrà in pensione dopo l’applicazione della nuova legislazione guadagnerà soltanto trentacinque pesos in più rispetto a un’altra che smetterà di lavorare domani stesso. Oltre a vedere posposta la data del suo meritato riposo, riceverà un risibile aumento equivalente a 1,40 cuc.

Dico con tutta la crudezza che richiede la situazione: questa signora lavorerà ancora cinque anni in più e questo le basterà, quando finalmente lascerà il suo vincolo lavorativo, per bersi una birra al mese. Se all’educatrice pensionata non piace l’alcol o nel caso in cui il suo medico glielo abbia vietato, allora potrà destinare il suo “considerevole” aumento di rendita per comprarsi un tubo di pasta o un deodorante. Sarebbe simpatico e drammatico al tempo stesso se la ipotetica signora si precipitasse per strada chiedendo forte: “Tutto questo solo per una birra?”

 

Traduzione di Gordiano Lupi

 

 

Nota del traduttore: Ho già affrontato altre volte in queste note il problema della doppia moneta cubana. Gli stipendi e le pensioni vengono pagati in pesos nazionali, mentre la maggior parte dei generi di consumo devono essere acquistati in pesos convertibili (cuc). È la così detta dollarizzazione dell’economia, che tanti problemi causa ai poveri cittadini cubani, costretti a vivere in una realtà costruita a misura di portafoglio del turista straniero. Come si può vedere dal racconto di Yoani, 35 pesos nazionali equivalgono a 1,40 cuc e bastano appena per comprare una birra. Non credo servano ulteriori commenti. (Gordiano Lupi)


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