Laboratorio
Antonella Martinelli, Vincenzo Samà: “L’edera”. 5ª parte – Altre poesie 
Progetto Liceo "B. Russel" - "San Vittore" Milano
Silvana Brunotti,
Silvana Brunotti, 'Sogno di libertà' - olio su tela 
31 Luglio 2008
 

Altre poesie

che mostrano stati d'animo e condizioni della carcerazione

 

 

 

Chi, è veramente responsabile

delle proprie azioni?

Quali sono le cose giuste o ingiuste?

Chi può decidere quando lo sono?

Certo esiste la legge

chi è veramente in grado di applicarla

senza il ricordo che si specchia

nella coscienza?

E se esistesse un uomo giusto

come farebbe

agli inciampi del futuro?

Uomo, prima di sentenziare

ricordati dell’incerto domani.

 

 

Un giorno al mio nome

apriranno le porte

quel giorno vorrò dimenticare

questi luoghi di morte

un giorno ricorderò

questi anni passati con voi

come fantasmi rammenterò

i miei fratelli rinchiusi.

 

 

Ci possono segregare con il corpo

possono privarci del gusto della libertà

farci disprezzare la vita

facendoci perdere la voglia di vivere

ma non possono legare i sogni.

 

 

La battitura

 

Tatatà, tatatà, tatatà

che rumore è questo qua?

Sarà una prova d’orchestra!?

No! È la prova della finestra.

 

Tatatà, tatatà, tatatà

quanto rompe questa qua!

Sarà perché ho mal di testa!?

Avrei preferito una bella festa.

 

Tatatà, tatatà, tatatà

il ferro pace non ha

però prima o poi finirà

e sarò di nuovo in libertà.

 

Da quando è scappato quello là

ogni giorno è un tatatà, tatatà.

 

 

Il blindo

 

Quando è chiuso mi spaventa

mi sento un topo in trappola.

 

Quando è aperto, l’aria fresca

porta la speranza nella mente.

 

 

Finisce la scuola

 

Volti che più non vedrò

voci che sempre ricorderò

persone che con il loro valore

danno tanto in sole 150 ore

ore preziose, ore liete, ore piene

ore che hanno alleggerito le nostre pene

ore che ci hanno fatto capire

la cultura che cosa vuol dire

occhi di chi parla guardandoti negli occhi

occhi che con la loro sincerità

non ci hanno fatto pesare l’incapacità

occhi che ci indicano nuovi sbocchi

voci di persone che fanno il loro lavoro

lavoro che per chi lo assimila è vero oro

occhi, voci, volti, persone che ti mostrano il cuore

occhi, voci, volti, persone che lavorano con onore.

Questi sono i nostri professori, a loro tutti gli onori

per averci trasmesso, con passione, solidi valori.

 

 

Ho sempre pensato

alle delusioni

alle ferite causate

ho passato il tempo

a piangere

a sentirmi sola

ma mai come ora

mi sono occupata

del tempo che vola.

 

 

Don Luigi

 

Il tuo nome ci dà speranza

per la bontà che porti nel cuore

sei la salvezza di tutti noi

che invochiamo aiuto.

Aiutaci a vedere

aldilà del nostro egoismo

per poter diventare

quello che Dio vuole.

 

Con il tuo sorriso infondi speranza

con le tue parole plachi gli animi più accesi.

Tu che rinunci al tuo tempo libero

e ti accanisci con tutte le tue forze

ad aiutare i bisognosi

tu fai il possibile

e anche l’impossibile.

Non sai dire mai di no.

Quanti anni che vai e vieni

sembri uno di noi.

Il Signore ti tenderà la mano

perché sei la luce dei suoi occhi.

 

 

Non c’è giorno

non c’è notte

qui

non c’è colore

nelle ore.

 

 

Che grande significato

ha la parola libertà

ma poi ti rendi conto

di essere prigioniero di te stesso.

 

 

Il caso mi ha legato a te prigionia

ma ho un’altra amante per compagnia.

 

 

La mano destra

stringe lieve

l’ossuta rabbia.

Il potere addestra

a turbolenti in gabbia

giochi di sabbia.

 

 

Ci possono segregare con il corpo

possono privarci del gusto della libertà

farci disprezzare la vita

facendoci perdere la voglia di vivere

ma non possono legare i sogni.

 

 

(5 – fine)


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