Diario di bordo
Enrico Peyretti. Lodo Alfano
23 Luglio 2008
 

Le alte cariche sono ora rese immuni per renderne - in tutta evidenza - immune una sola, il presidente del consiglio in carica, il quale ha un processo in corso vicino alla sentenza (più altri). Egli si è fatto una legge personale per ripararsi dalla legge comune a tutti i cittadini. Adduce il motivo che i magistrati lo perseguitano. Questa è la più frequente impressione, sincera o finta, di tutti gli imputati, i quali però non possono farsi una legge che paralizza il loro processo.

«Tutti i cittadini ... sono eguali davanti alla legge, senza distinzione ... di condizioni personali», Coatituzione, articolo 3.

La pressione personalistica del berlusconismo insiste, nonostante che il referendum popolare abbia respinto la sciagurata riforma costituzionale nel 2006.

«L'articolazione della democrazia pluralista tenderebbe a impoverirsi riducendosi alla scelta periodica di una sola persona. (...) Se a questo dovesse poi aggiungersi un indebolimento dei poteri di garanzia – dal Presidente della Repubblica al potere giudiziario - lo stesso quadro dei diritti sancito dalla Costituzione correrebbe il rischio di indebolirsi», Valerio Onida, La Costituzione, Il Mulino 2004, p. 131.

Di seguito, Onida cita alcune “voci preoccupate”, come quella di Giovanni Sartori, «che si possa andare verso una 'costituzione incostituzionale'» (ivi, p. 132).

Domanda: il lodo Alfano è in conflitto con i princìpi della Costituzione? è una modifica illegittima della Costituzione?

 

Enrico Peyretti


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