Lisistrata
Tavola luxemburghiana
Tavola rotonda virtuale
Tavola rotonda virtuale 
05 Maggio 2008
 

Torniamo metaforicamente a scuola. La bella parola, che significa vacanza tempo libero riposo ha mescolato altri sensi, e sotto l'insegna dei verbi fondamentali docère e dìscere (rispettivamente in latino insegnare e imparare) ha preso tutta un'altra piega molto autoritaria, soprattutto quando ha depositato in una scienza apposita il rapporto tra insegnare e imparare, (la pedagogia, cioè il guidare i fanciulli) e ci ha aggiunto anche educare (si cita sempre come etimologia edùcere che in latino significa tirar fuori). Tutta una operazione non troppo piacevole.

In ogni modo la scuola vien sempre vissuta come un'istituzione non egualitaria né molto libera: non occorre ricordare ciò nel 40° del '68. Non sono eguali insegnanti e “allievi” che vengono dunque allevati come polli, vige per i “discepoli” la disciplina che vuol dire anche materia scolastica ed ha un nome affliggente ecc. L'accesso alla scuola è per bambine e ragazze molto recente, e l'istituzione scuola è stata molto escludente e ancora oggi lo è verso il sapere prodotto dalle donne e per la nostra storia. È vero che non abbiamo scritto la Commedia, ma era duro essendo obbligatoriamente analfabete!

In ogni caso l'istituzione non è adatta al sapere critico che infatti fa molta difficoltà a sbarcarvi. E poggia su una differenza che non sarebbe accettabile in un luogo dove tutt* siamo adulti e imparati dalla scuola o dalla vita o da ambedue.

 

Per questo mi piacerebbe che trovassimo un altro nome. Ne esistono, e sono bei nomi che si riferiscono a scambi eguali per cose piacevoli: simposio cenacolo convivio tavola. Si riferiscono o allo stare insieme cibandosi o bevendo o condividendo aspetti della vita o stando seduti intorno a un mobile senza gerarchia. Posso ricordare che anche noi donne abbiamo cercato a lungo -e ancora non abbiamo smesso- di volere le sedie in circolo e non un palco con la platea sotto, e non consideriamo questa faccenda una sciocchezza da lasciar perdere per dedicarsi a cose più serie (quali?)

Cenacolo è termine di grande significato cristiano, convivio ha ascendenze filosofiche illustrissime, simposio significa proprio bere insieme e benché io dica sempre per scherzo che sono favorevole alla “via alcolica al socialismo”, forse non è il caso di indulgere a tale via, qualcuno potrebbe rimetterci la patente di guida, resta tavola, più ruspante, meno impegnativa, ma dagli illustri antenati: i cavalieri della Tavola rotonda, che ricordano un momento della civiltà europea molto raffinato e gentile, quello cavalleresco, almeno nella rappresentazione letteraria dove anche le donne avevano un posto e un nome (mentre cenacoli simposi e convivi prevedono le donne solo come serve) e anche la Tavola valdese è un bel precedente, dato che è l'unica immagine di una religione monoteista che non ha gerarchie e che include le donne da secoli anche come insegnanti (alle donne valdesi è stato sempre insegnato a leggere e a scrivere, perché come i loro correligionari maschi andavano in giro a vendere e spiegare la Bibbia), fino ad avere pastore e persino moderatrici della Tavola.

 

Potremmo chiamarci A tavola con Rosa? oppure Alla tavola di Rosa col pane e le rose? mi sembrerebbe un nome assolutamente non accademico e non autoritario, che ne dite?

 

Lidia Menapace


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