Il blog di Alejandro
A. Torreguitart. Primo Maggio a Cuba 
Dialogo tra un cittadino e un rivoluzionario
(foto Samuel Hernandez - www.siporcuba.it)
(foto Samuel Hernandez - www.siporcuba.it) 
03 Maggio 2008
 

Compagno, la patria ti chiama. Non ti far trovare impreparato.

Cazzo, no che non mi faccio trovare impreparato.

Non far passare l’alba di questo giorno radioso senza aver dato parte del tuo tempo alla Rivoluzione.

Cazzo, no davvero. Non lo farei mai.

La patria ti convoca all’altare della Rivoluzione. Non far mancare il tuo grido per il leader storico Fidel e per il presidente Raúl.

Cazzo, no. Pa’ lo que sea, Fidel!(1)

La giornata dei lavoratori ti chiama in Piazza della Rivoluzione. Festeggeremo uniti la nostra vittoria.

Cazzo, mi sono perso un passaggio. Quale vittoria?

Compagno, non fare domande stupide! La vittoria di una Rivoluzione sempre più solida e forte. La nostra vittoria!

Cazzo, è vero. Mi ero confuso.

E allora cosa aspetti? Le strade e le piazze che circondano Piazza della Rivoluzione si riempiranno di rappresentanti di diverse generazioni di cubani, sindacalisti, movimenti sociali e di solidarietà con Cuba.

Cazzo, allora vado. Ci saranno proprio tutti…

I volti di Lázaro Peña e di Jesús Menéndez, leaders del proletariato cubano, domineranno la piazza. Saranno loro a intimare: Presente!

Cazzo, come posso mancare?

Il primo maggio è festa popolare, patriottica, proletaria. Partecipano pionieri, studenti, professionisti, donne di casa, contadini, pensionati, combattenti…

Cazzo, forse non sono abbastanza degno.

Tutti siamo degni. Tutti dobbiamo partecipare. E gridare la nostra fedeltà ai principi rivoluzionari. Pa’ lo que sea, Fidel!

Cazzo, sì che vado, allora. Sono già pronto a gridare come ogni anno. Pan aunque sea, Fidel! Pan aunque sea!(2)

 

Alejandro Torreguitart Ruiz

L’Avana, 1° maggio 2008

Traduzione di Gordiano Lupi

 

 

Note

 

(1) Pa’ lo que sea, Fidel! Non è facilmente traducibile. Significa: Siamo pronti a tutto, Fidel! Per tutto quello che serve, noi ci siamo, Fidel! È importante lasciarlo in spagnolo per l’assonanza che ha con la frase che viene pronunciata dopo.

(2) Pan aunque sea, Fidel! Pan aunque sea! Significa: Almeno il pane, Fidel! Almeno il pane! L’assonanza con la frase rivoluzionaria Pa’ lo que sea, Fidel! lo fa sembrare il medesimo grido ma vuol dire ben altra cosa.


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