Diario di bordo
Bernardini e Rossodivita. Droga in Cassazione: proposta una manifestazione a Roma per il 24 aprile 
Un momento importante per migliaia di giovani arrestati e processati per un po’ di cannabis coltivata sul proprio balcone
01 Aprile 2008
 

Con provvedimento del Primo Presidente della Corte di Cassazione è stato rimesso alle Sezioni Unite, fissate per il prossimo 24 aprile, il ricorso vertente sulla configurabilità o meno del reato produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all'art. 73 del d.p.r. n. 309/1990 e successive modifiche, nel caso in cui si effettui la coltivazione di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti adducendo quale giustificazione la destinazione ad uso personale del prodotto ricavabile dalle stesse.

Sul punto, come noto, si era ingenerato un contrasto a seguito di alcune decisioni, assunte nel corso del 2007 dalla sesta sezione, che hanno ritenuto non riconducibile la specifica attività in questione alla nozione di coltivazione, bensì a quella di detenzione, con la conseguente possibilità di verificare la destinazione ad un uso esclusivamente personale. Essendosi la sezione quarta pronunciata, anche di recente, in senso difforme, il collegio della quarta sezione, con sentenza del 7 marzo ultimo scorso ha ritenuto di dovere evitare il protrarsi del contrasto richiedendo un intervento nomofilattico da parte delle Sezioni Unite, opzione condivisa dal Primo Presidente della Corte di Cassazione.

In attesa di una profonda riforma della legge sugli stupefacenti, così come modificata dal duo Fini-Giovanardi, e di un'iniziativa per la quale ci faremo virus nel PD, si consumerà, il 24 aprile, un momento decisivo per migliaia di giovani sotto processo per aver coltivato qualche piantina di cannabis, magari sul balcone della propria abitazione, pur di sottrarsi al mercato criminale alimentato dalle leggi proibizioniste.

Sono possibili colpi di mano rispetto ad un orientamento non proibizionista, ragionevole e ragionato, di recente più volte ribadito dalla Sesta Sezione Penale della Corte.

È urgente e necessaria una mobilitazione nazionale di Radicali Italiani e di tutte le Associazioni, i Partiti ed i Movimenti antiproibizionisti italiani, per una grande manifestazione a Roma, a Piazza Cavour.

 

Rita Bernardini,

segretaria di Radicali Italiani e candidata alla Camera dei Deputati con il PD

Avv. Giuseppe Rossodivita,

responsabile Giustizia della giunta di Radicali Italiani

(da Notizie radicali, 1° aprile 2008)


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