Diario di bordo
Tibet/India, polizia blocca marcia contro Olimpiadi Pechino
Matteo Mecacci e Sergio D
Matteo Mecacci e Sergio D'Elia 
10 Marzo 2008
 

La polizia di Dharmsala, nel nord dell'India, ha bloccato diverse centinaia di tibetani in esilio, in marcia verso il Tibet per protestare contro l'occupazione cinese della regione himalayana e lo svolgimento dei prossimi Giochi olimpici a Pechino. Tra i manifestanti anche il parlamentare dei radicali e segretario di Nessuno tocchi Caino, Sergio D'Elia.

La marcia di sei mesi, dall'India al Tibet, è iniziata oggi in coincidenza con l'anniversario della fallita rivolta contro il governo cinese in Tibet, che obbligò il Dalai Lama ad andare in esilio nel 1959.

Atul Fulzele, capo della polizia di Dharmsala, sede del governo tibetano in esilio, ha spiegato che un ordine che vieta ai manifestanti di lasciare l'area è stato deciso su raccomandazione del governo indiano.

Più di mille dimostranti hanno sfilato a Nuova Delhi, alcuni di loro avvolti in garze sporche di sangue finto e con la sagoma degli anelli olimpici al collo, a rappresentare delle fiaccole olimpiche insanguinate.

A Katmandu, capitale del vicino Nepal, la polizia ha sparato gas lacrimogeni e picchiato centinaia di tibetani, intenti a lanciare mattoni e pietre agli agenti, secondo le autorità. Almeno 10 manifestanti sono stati arrestati nei pressi di Boudhanath, uno dei più grandi tempi buddisti del paese.

 

 

Cappato al Parlamento europeo

su Satyagraha, Pannella e Tibet


Strasburgo, 10 marzo 2008 – Il nostro collega Marco Pannella, con cinque giorni di sciopero della fame e della sete, ha aperto il primo grande Satyagraha mondiale per la pace. La questione specifica che ha mosso Pannella riguarda le elezioni in Italia - dove la legge impedisce ai cittadini di scegliere tra i candidati - e in particolare la violazione di un pubblico accordo che i Radicali hanno stipulato con il Partito democratico. Invierò ai colleghi parlamentari del materiale, ma voglio intanto dirvi che si tratta di una vicenda per la quale è in causa il valore della parola data, della verità e forza delle regole, ed è dunque una vicenda emblematica per i rischi di involuzione della democrazia e dello Stato di diritto in Italia e in Europa.

Permettetemi anche di ricordare che oggi ricorre il 49° anniversario del sollevamento del popolo tibetano contro la repressione cinese. Saluto da qui il Dalai Lama e le decine di migliaia di persone in marcia a Dharamsala, tra i quali i dirigenti radicali Sergio D'Elia, Matteo Mecacci e Marco Perduca. Ci giunge ora notizia che la polizia indiana starebbe per impedire lo svolgimento della marcia, un motivo in più per esprimere loro la nostra vicinanza e solidarietà.

 

Marco Cappato

(Intervento all'apertura della sessione plenaria del Parlamento europeo)

 

 

Fonte: www.radicalparty.org e Radicali.it


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