Cordone ombelicale. Conservazione autologa e biobanche private ora anche in Italia
28 Febbraio 2008
 

Con il voto finale sulla conversione in legge del decreto Milleproroghe (27/02/2008), l'Italia si allinea al resto dei Paesi in materia di conservazione del cordone ombelicale e delle cellule staminali. Il testo approvato dal Senato è quello inviato dalla Camera dei Deputati che aveva recepito un emendamento nelle Commissioni Finanze e Affari Costituzionali all'unanimità e con il parere favorevole dei relatori e del ministero della Salute, emendamento presentato e sottoscritto dai deputati radicali.

Finisce così un'era in cui l'unica possibilità per la conservazione autologa era l'espatrio delle cellule e la crioconservazione in biobanche all'estero, e si arriva alla concretizzazione di un necessario aggiornamento della legislazione che recepisce le esigenze della società.

La formula di compromesso adottata è quella dell'autologa solidale, che permetterà di avere più cordoni ombelicali conservati in strutture pubbliche o private, senza oneri per il Sistema Sanitario Nazionale, e previo consenso ad una successiva donazione per trapianto in caso di necessità. Da una parte si consentirà così di conservare un maggior numero di cordoni ombelicali e dall'altra di avere queste staminali disponibili per successivi trapianti allogenici. Un'opportunità economica e di crescita anche per le strutture pubbliche e private che potranno trarre profitti da un gesto importante come quello della conservazione di queste preziose cellule, vere e proprie salvavita per combattere malattie del sangue molto gravi.

Come il midollo osseo, possono essere trapiantate nei pazienti affetti da leucemia, anemia, talassemia e altre rare patologie. Vanno infatti a generare gli elementi fondamentali del sangue umano, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Dal primo trapianto del 1992 molti sono stati i loro successi e mentre la ricerca studia altri possibili utilizzi, in particolare per riparare il cuore danneggiato da infarto, secondo i dati oggi disponibili queste cellule si manterrebbero intatte e funzionali almeno fino a 15 anni dal loro congelamento.

Per tutta la durata della legislatura ho cercato di convincere le forze politiche e il ministero della Salute a cambiare rotta, a promuovere la donazione pubblica rendendola praticabile, ma al contempo ad eliminare l'incomprensibile divieto sulla conservazione autologa. Proposte di legge, appelli, interrogazioni sono finalmente sfociate in un cambio di rotta da parte del ministero e in un voto positivo del Parlamento, l'ultimo voto utile!

Occorrerà vigilare ancora perché questa norma venga attuata e quindi rispettata. Nel testo del Milleproroghe, infatti si rimanda per la regolamentazione e per il coordinamento tra Centro nazionale trapianti e Centro nazionale sangue ad un decreto da emanare entro il mese di giugno, con il quale creare anche quella rete di banche pubbliche e private per la conservazione del cordone, già prevista dalla legge sul sangue (legge 219/2005). Occorrerà vigilare perché a maggio scadrà l'ordinanza ministeriale che vietava la conservazione autologa in Italia e la consentiva all'estero, un'ordinanza che non avrà più senso rinnovare.

Una data, quella di maggio, che potrebbe servire come scadenza per fare una cosa rivoluzionaria per il nostro Paese, rispettare, anzi per poco anticipare, un termine da parte di un ministero per l'emanazione di un decreto!

 

Donatella Poretti

 

Qui il testo dell'emendamento recepito nel Milleproroghe


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