Diario di bordo
“Pena di morte: no all'estradizione di Seyed Mehdi Kazemi in Iran” 
Manifestazione oggi pomeriggio a Roma davanti all'ambasciata britannica
25 Febbraio 2008
 

Oggi pomeriggio alle ore 17:30 a Roma davanti alla sede dell'Ambasciata di Gran Bretagna (Via XX Settembre, 80), si terrà una manifestazione per chiedere al Governo inglese di non estradare in Iran il diciannovenne omosessuale iraniano Seyed Mehdi Kazemi, che rischia di essere condannato a morte a causa del suo orientamento sessuale.

Le autorità inglesi hanno chiesto a quelle olandesi, dove attualmente Mehdi Kazemi si trova, l'immediata consegna, che ci risulta dovrebbe avvenire già domani mattina.

In base al diritto comunitario, confermato recentemente dalla Commissione europea (direttiva 2004/83/CE), gli stati membri dell'Unione Europea devono tutelare e garantire il diritto di asilo o lo status di rifugiato alle persone bisognose di protezione internazionale, quindi anche a coloro che rischiano di essere perseguitati in ragione della loro condizione e orientamento sessuale.

La manifestazione di oggi pomeriggio davanti Ambasciata britannica è promossa da Nessuno Tocchi Caino, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito e Gruppo Everyone.

 

 

D’Alema intervenga sul Ministro Esteri inglese

per bloccare estradizione ed esecuzione in Iran del rifugiato omosessuale Mehdi Kazemi


Nelle prossime ore l’attivista gay iraniano Mehdi Kazemi sarà trasferito dall’Olanda (dove si trova dopo essere fuggito dall’Inghilterra a seguito del rifiuto delle autorità inglesi di concedergli l’asilo politico) a Londra per poi essere deportato in Iran dove rischia l’esecuzione per il reato di lavat (sodomia).

Nessuno Tocchi Caino e il Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito chiedono al Ministro degli Esteri D’Alema di intervenire immediatamente nei confronti del Regno Unito affinché blocchi il processo di deportazione in Iran di Mehdi che rappresenterebbe una inaccettabile violazione delle convenzioni internazionali sui diritti umani e in particolare della convenzione sui rifugiati, della giurisprudenza della Corte europea sui Diritti dell’Uomo e dello stesso diritto comunitario (direttiva 2004/85).

Mehdi è un ragazzo di 19 anni che dal novembre 2005 si trovava per motivi di studio in Inghilterra e che dall'età di 15 anni aveva avuto una relazione con un altro ragazzo Parham, arrestato nei mesi scorsi dalle autorità iraniane per il reato di sodomia. Nel corso di un interrogatorio in carcere, Parham fu poi costretto sotto tortura a riferire nomi e cognomi di tutti gli uomini con cui aveva intrattenuto relazioni, tra cui lo stesso Mehdi. Parham è stato poi condannato a morte ed ucciso dal regime iraniano nell’aprile del 2006.

A seguito dell’esecuzione di Parham, la polizia iraniana si è presentata a casa del padre di Mehdi, a Teheran, intimandogli la presa in custodia del figlio per sottoporlo a giudizio, come avvenuto nel caso di Parham. Medhi ha perciò fatto richiesta di asilo politico all’Home Office del Regno Unito che pochi mesi fa glielo ha negato. A seguito di tale rifiuto Mehdi è fuggito dal Regno Unito per chiedere asilo in un altro paese, è stato fermato in Germania e da lì ha raggiunto l’Olanda, che domani lo riconsegnerà alle autorità inglesi.

 

 

Fonte: Radicali.it


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