Lisistrata
Il Palazzo, Antigone e il programma di sinistra
21 Febbraio 2008
 

E se dal Palazzo dovessi essere cacciata, mi pare che si sia consolidata tra noi una pratica politica alta e forte che non si disperderà. Inoltre potrei raggiungere un altro primato, quello della carriera parlamentare più breve del mondo, nemmeno mezza legislatura, la cosa che mi spiace di più è che dovrò ricominciare a viaggiare in seconda e in cuccetta amen! (...)

 

Oggi sono andata all'inaugurazione della campagna elettorale della Sinistra arcobaleno all'Eliseo a Roma: era stracolmo, con anche molte persone rimaste fuori sulla strada. È la seconda volta che ci sottovalutiamo, prima al caffè letterario “Fandango” per la presentazione del simbolo e oggi all'Eliseo per le prime domande programmatiche: sarà il caso, lo ha detto anche Bertinotti, di avere una maggiore opinione di noi stessi/e.

Mi sembra di aver notato significative novità: sul palco un pannello solare che accompagnerà tutta la campagna, che per l'appunto sarà ad energia solare, una decisione molto positiva e che si presta anche a un simbolico forte positivo, dunque SOLARE! Il materiale programmatico sarà steso in una trentina di pagine rispondendo idealmente alle domande poste da cinque racconti di un lavoratore artista, un immigrato, una precaria, un medico ambientalista, un gay, una Antigone figlia di Tano Grasso, ucciso dalla mafia.

Anche questa una significativa innovazione procedurale. Mi ero inquietata per la successione dei presentatori dei racconti e devo dire infatti che la giovane compagna precaria era molto più convinta e convincente quando parlava della precarietà, appena sottolineata come esperienza femminile, che in un rapidissimo passaggio su autodeterminazione e 194, e -come si sa- non amo Antigone, pur sempre “eroica” sorella madre figlia di un qualche uomo che ha fatto una gloriosa fine per fatti suoi. Chiedo scusa per l'irriverenza verso Sofocle, considerato giustamente uno straordinario interprete della figura femminile, ma sempre purché oblativa ed olocausta anche Alceste si sacrifica per il marito sostituendosi a lui nella morte): preferisco figure di commedia come Lisistrata. Ma questa volta la nostra Antigone ha motivato con grande emozione e trasmettendo emozione le ragioni del suo rimanere in Calabria e denunciare la forma più diffusa e tremenda di mafia.

Bertinotti ha raccolto le domande e dato le prime forti e convincenti risposte: era un passaggio molto difficile, dato che doveva anche affrontare i mugugni le fronde le difficoltà intercorrenti tra le varie forze politiche: lo ha fatto con autorevolezza convinzione e intelligenza e con maggiore sicurezza delle sue immediatamente precedenti uscite. Si vede che il ruolo gli è entrato in corpo e lo indossa con maggiore agio e sicurezza. Da segnalare come un mezzo miracolo la citazione del femminismo e un passaggio molto corretto sulle donne come soggetto politico. Anche sulla laicità è stato molto chiaro e ha preso l'applauso forse il più forte tra i molti che hanno sottolineato l'esposizione. Se continuiamo così, può andare bene.

 

Lidia Menapace


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