Donatella Poretti. Ricerca staminali. Il progresso contro l'immobilismo partitocratico
25 Gennaio 2008
 

È di queste ore la notizia che la Spagna sta dando il via libera al primo progetto che utilizzerà la tecnica della clonazione terapeutica per la derivazione di cellule staminali personalizzate e da trapiantare sul paziente. Una ricerca del Laboratorio di Riprogrammazione cellulare del Centro di Investigazione “Principe Felipe”, di Valencia, e un progetto diretto da Miodrag Stojkovic.

Risulta apparentemente contraddittorio il fatto che mentre al Governo centrale c'è il Partito Socialista, la Comunidad valenciana è amministrata da quello Popolare, che a livello nazionale si era opposto alla Legge sulla Ricerca Biomedica, approvata sette mesi fa e che permette questo tipo di ricerche. Il ministro alla Sanità Bernat Soria (foto) risponde di non esserne sorpreso: «Mi sembra meraviglioso. È questo il senso del progresso. Il senso di un Paese che vuole essere moderno e progredire. Offriamo l'immagine di una Spagna diversa, di lavorare per la ricerca e che vuole aiutare i pazienti con il lavoro degli scienziati».

Purtroppo non possiamo dire altrettanto nel nostro Paese, confidiamo che l'operato del ministro della Salute Livia Turco serva da esempio al negativo per il prossimo Governo: l'immobilismo legato alle logiche di potere partitocratiche non ha fatto progredire il Paese. L'esempio più eclatante è stato offerto dalla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita: esisteva un obbligo di legge per l'aggiornamento delle linee guida lasciato scadere dallo scorso agosto, i pareri tecnici del Consiglio superiore della sanità e dell'Istituto superiore della sanità c'erano tutti, ma il ministro della Salute ha lasciato sul proprio tavolo il decreto per aggiornarle. Linee guida che, inoltre, sentenza dopo sentenza sono state dichiarate illegittime dai tribunali di Cagliari, Firenze e infine dal Tar del Lazio.

Abbiamo offerto l'immagine di un'Italia che non lavora per i cittadini e per il loro diritto alle cure sanitarie, ma che sottostà ai veti incrociati di gruppi di potere vecchi e decrepiti.

Occorre ora lavorare perché anche queste considerazioni rientrino in quelle da far valere per non interrompere la legislatura, e rilanciare un Governo che si faccia promotore delle riforme!

 

Donatella Poretti

parlamentare radicale della Rnp, segretaria della Commissione Affari sociali,

membro della Giunta dell'Associazione Coscioni


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