Diario di bordo
Moratoria esecuzioni. Aspettando insieme il voto al Palazzo di Vetro 
Marted́ diretta audio-video del voto presso la sede radicale in Roma
16 Dicembre 2007
 

Il 15 novembre scorso, il Terzo Comitato dell’Assemblea Generale dell'ONU ha approvato la Risoluzione per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali, presentata dall'Italia insieme ad altri 86 paesi rappresentativi di tutti i continenti. La risoluzione è stata approvata con 99 voti a favore e 52 contrari.

La Risoluzione pro-Moratoria andrà al voto definitivo dell'Assemblea Generale il 18 dicembre 2007.

Grazie ai tredici anni di impegno di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale siamo ora giunti al traguardo di una lotta straordinaria: l'approvazione della Risoluzione, che chiede agli Stati membri di «stabilire una moratoria delle esecuzioni, in vista dell'abolizione della pena di morte», segnerebbe l'inizio della fine dello Stato-boia.

Sarebbe anche un indubitabile successo della nonviolenza, del Parlamento e del Governo italiani. Per questo, nel momento del voto finale all'Assemblea Generale dell'ONU, vogliamo che tu sia di nuovo con noi, ancora una volta o per la prima volta.

L’appuntamento è a partire dalle ore 16 di martedì 18 dicembre, in Via di Torre Argentina 76 a Roma, per seguire insieme la diretta audio-video del voto al Palazzo di Vetro e, speriamo, per festeggiare insieme il traguardo vittorioso di questo decisivo “ultimo miglio”, finalmente di vita e di speranza, della campagna ultradecennale di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale.

Saranno presenti parlamentari, cittadini, rappresentanti delle associazioni, personalità del mondo della cultura che in questi anni hanno animato e sostenuto una battaglia straordinaria per il nostro paese e di grande rilievo umano e civile per il mondo intero.

Si chiede risposta di conferma. Grazie.

Ti aspettiamo.

 

Sergio D'Elia, Elisabetta Zamparutti, Rita Bernardini

 

 

Luciano Pecorelli. Forza ragazzi
per questa ultima yarda…

 

L’ultimo miglio si è ridotto all’ultima yarda, e la tensione aumenta, densa di concentrazione, di speranze e di certezze, ma anche di preoccupazioni. Il fronte pro moratoria si manterrà compatto? Speriamo. Le nazioni pro pena di morte ad oltranza saranno avversarie corrette? Speriamo. Quelle “astenute” nella votazione precedente, in commissione, si convinceranno a far prevalere la vita sulla morte? Speriamo.

Quante speranze, e quante preoccupazioni, ma una sola grande certezza: abbiamo fatto il possibile ed anche oltre. Ma sperare non basta, ed allora continuiamo a lavorare duro, ad impegnarci ed a fare anche l’impossibile, come al solito. Il cuore ci dice che tutto andrà bene, il cervello di esser guardinghi, il sentimento ci porta ad essere positivi, la ragione a diffidare. Mai eravamo stati così vicini a vincere questa fondamentale battaglia di civiltà, e vogliamo farcela con tutte le nostre forze, con tutto il nostro amore. Un amore per la vita e per la giustizia, per la civiltà, che fa palpitare l’anima nostra.

Ce la faremo, siamo nel giusto e non dobbiamo avere paura, abbiamo ragionevolmente e con garbo, ma anche con la forza della passione, spiegato le ragioni della vita e della pietà, della giustizia. Uccidere chi ha ucciso non ha senso, uccidere chi è solo diverso da noi è un abominio, uccidere chi ha commesso reati, di qualsiasi tipo, è folle. La pena deve sempre tendere al recupero tramite l’espiazione, non alla vendetta fine a se stessa, al far comprendere l’errore ed indurre ad un pentimento costruttivo, socialmente utile, se vogliamo davvero un futuro migliore.

Grazie a Marco Pannella, a Nessuno Tocchi Caino ed a tutti coloro che la hanno in qualsiasi modo sostenuta, a Sergio D’Elia, ad Elisabetta Zamparutti, diplomatici fini e politici intelligenti, ed ai milioni di persone che in tutto il mondo, hanno creduto con noi che questo miracolo potesse un giorno compiersi, a tutti i Radicali dovunque essi siano, “malati” gravi d’amore e di speranza. E grazie a Te Maria Teresa Di Lascia (foto), che hai creato Nessuno Tocchi Caino, con quello stesso fiato che, se Dio esiste, usò per dare la vita all’uomo. Quasi sento la Tua voce da lassù, fare il tifo per noi e gridarci amorevole: “Forza ragazzi, per questa ultima yarda”.

E tu Sergio, voli a New York, alle Nazioni Unite, per testimoniare con la sola presenza che noi Radicali non ci arrenderemo mai, che la forza della nonviolenza è più grande di qualsiasi guerra o vendetta, perché non esiste giustizia senza la non violenza, perché non esiste pace senza la nonviolenza, perché non esiste amore senza la nonviolenza. Mentre Lei continua a gridarci ed a gridarti amorevolmente, “Forza ragazzi per questa ultima yarda”, …d’amore e di speranza.

 

(da Notizie radicali, 14 dicembre 2007)


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