Comitato nazionale bioetica. Chiarire merito e metodo della sostituzione dei tre vicepresidenti
1992. F.P. Casavola consegna premio della IX ed. Premio
1992. F.P. Casavola consegna premio della IX ed. Premio 'Capri San Michele' al card. J. Ratzinger 
28 Novembre 2007
 

Due interrogazioni non sono bastate per fare luce sulla rimozione da parte del Governo, su indicazione del presidente del CNB Francesco Paolo Casavola, dei tre vicepresidenti del Comitato Nazionale di Bioetica -Cinzia Caporale, Elena Cattaneo e Luca Marini-. Le risposte, rispettivamente ad un'interrogazione in XII Commissione dell'on. Zanotti e ad un mio question time in aula, non sono, infatti, state esaustive e chiarificatrici.(1)

Con un'ulteriore interrogazione, elaborata insieme al Prof Marini, protagonista di questa vicenda, si chiede una volta per tutte chiarezza sui motivi e sul metodo con cui è stato condotto questo avvicendamento.

Per quanto riguarda il metodo, i vicepresidenti sostituiti hanno dichiarato di non essere stati informati personalmente della loro sostituzione e di avere appreso tale notizia dalla stampa. A tutt’oggi il DPCM (Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri) con cui è stato disposto il loro avvicendamento, firmato l’11 ottobre, non è stato ancora loro formalmente notificato e i tre ne hanno potuto prendere visione soltanto indirettamente, su propria sollecitazione.

Per quanto riguarda il merito della rimozione, in una lettera dell’8 ottobre il Presidente Casavola affermava che la sostituzione dei vicepresidenti era stata disposta «al fine di ottenere un più funzionale assetto dell’Ufficio di Presidenza». Invece, pubblicamente, in successive occasioni, lo stesso prof. Casavola affermava che la sostituzione dei vicepresidenti era motivata dallo stato dei «rapporti personali» tra sé e i vicepresidenti medesimi. Il DPCM collega la sostituzione dei vicepresidenti all’esigenza di assicurare «un più funzionale assetto dell’Ufficio di Presidenza del CNB», senza spiegare le ragioni di tale esigenza. Tale affermazione non può essere assunta quale motivazione del provvedimento, essendo pacifico per tutti che non potrebbe mai adottarsi, da parte di un Governo razionale, un provvedimento amministrativo volto a fornire un assetto meno funzionale ad un qualsiasi organo od ufficio. Per questi motivi il prof Marini ha impugnato di fronte al TAR del Lazio il DPCM in questione.

Dal canto mio, insieme ad altri deputati della Rosa nel Pugno(2) rivolgo alla Presidenza del Consiglio un'interrogazione per sapere:

- perché i diretti interessati non sono stati preventivamente informati dell’instaurazione nei loro confronti di un procedimento diretto alla loro sostituzione;

- perché il DPCM in parola non è stato notificato formalmente ai singoli interessati;

- perché il DPCM non fornisce alcuna valida indicazione né oggettiva, né soggettiva sulle ragioni poste a base della sostituzione dei vicepresidenti del CNB.

 

Donatella Poretti

 

 

Qui il testo dell'interrogazione

 

(1) www.donatellaporetti.it/comu.php?id=705

(2) Marco Beltrandi, Sergio D'Elia, Bruno Mellano, Lanfranco Turci, Maurizio Turco


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