Il mortaio
Progetto “Circuito Antica Pieve di Mazzo”. Se ne discute domenica alla Campionaria di Milano
La Torre di Pedanale, tra Tovo e Mazzo (foto M. Dei Cas – www.waltellina.com)
La Torre di Pedanale, tra Tovo e Mazzo (foto M. Dei Cas – www.waltellina.com) 
22 Novembre 2007
 

La presentazione del progetto Antica Pieve di Mazzo, nell’ambito del workshop dal titolo “Valorizzazione del patrimonio culturale e delle identità locali” che si terrà domenica 25 novembre presso la Fiera Campionaria di Rho-Milano, è una importante opportunità per comunicare congiuntamente alla Fondazione ProVinea – Vita alla vite di Valtellina Onlus l’unicità e l’eccezionalità del patrimonio storico, culturale, paesaggistico e ambientale della Valtellina.

Il workshop, organizzato da Symbola – Fondazione per le Qualità Italiane – sarà un momento di approfondimento su un tema oggi considerato strategico per la competitività delle aree minori: la valorizzazione del patrimonio culturale e delle identità locali. Lo scopo è di creare un momento di riflessione sulle nuove prospettive di sviluppo turistico per i territori regionali “minori” e di stimolo verso la comprensione delle dinamiche capaci di attivare processi di sviluppo locale.

Il progetto denominato “Circuito Antica Pieve di Mazzo” costituisce un percorso pilota di valorizzazione economico-sociale di interventi di recupero in un’area territoriale marginale che interessa i piccoli comuni della media Valtellina: Sernio, Lovero, Tovo, Mazzo e Vervio. Questa area presenta caratteristiche economiche di minore sviluppo rispetto al resto della provincia e specifiche problematiche sociali determinate, in primis, dai rischi di invecchiamento della popolazione conseguenti al progressivo allontanamento dei giovani. Il progetto costituisce momento e possibilità per “fare sistema” fra gli enti locali di riferimento – Regione, Provincia, Comunità montana, Comuni, Parrocchie e Associazioni culturali – ed utilizza, per gli aspetti organizzativo, scientifico ed economico, interessanti sinergie, attivate rispettivamente della Cooperativa sociale “Ardesia”, dell’Università degli Studi di Pavia e della Fondazione Cariplo, principale finanziatore dell’iniziativa.

Il sistema sviluppato intende così costruire intorno alla dimensione “tangibile” del progetto, vale a dire gli interventi di restauro previsti su alcuni monumenti dell’area interessata, una dimensione “intangibile”, rappresentata da un piano di identità culturale, di marketing, di comunicazione e di fruizione, finalizzato alla sua piena valorizzazione del territorio.

Il progetto, attivato nel settembre 2006, ha raggiunto ai primi di novembre di quest’anno un primo importante obiettivo: l’apertura in alcuni locali del Palazzo Lavizzari di Mazzo (via Giovanni XXIII n. 1) di un punto informativo, aperto quotidianamente al pubblico, dove verranno svolte attività di animazione, ma anche e soprattutto di promozione del territorio.

Questo ragguardevole progetto è anche, immediatamente, sinergico e complementare alle candidature UNESCO dei vigneti terrazzati della Valtellina e della Ferrovia Retica Albula/Bernina/Tirano; candidature per le quali è costantemente impegnata la Fondazione ProVinea e prossime ad un loro positivo riconoscimento.

Il workshop del 25 novembre alla “Campionaria di Milano” diventa dunque una valida possibilità per comunicare ad un pubblico di esperti il valore, la singolarità e l’eccezionalità del patrimonio culturale, storico e umano che caratterizzano l’identità della Valtellina.

Le relazioni saranno tenute dal prof. Paolo Giudici, ordinario di Statistica all’Università degli Studi di Pavia, coordinatore scientifico del progetto, dall’ing. Dario Foppoli, che ha curato gli interventi di recupero di numerosi monumenti del territorio: a loro si deve l’ideazione del progetto “Antica Pieve di Mazzo”, e dall’enol. Claudio Introini che per conto della Fondazione ProVinea svilupperà ed evidenzierà il tema “Le aree terrazzate della Valtellina nel patrimonio Unesco: prospettive e potenzialità”.

 

Fondazione ProVinea


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