Notizie e commenti
“Arrivato primo: bacioni Tenni” 
Le nostre scuse ad Omobono nel centenario della nascita
Omobono Tenni
Omobono Tenni 
04 Dicembre 2005
 

Parlando con Mik Pensini della sua recente avventura “ingegneristica” non abbiamo potuto non citare, svolazzando nel tema delle due ruote, un illustre concittadino, Omobono Tenni da molti considerato un autentico fuoriclasse morto tragicamente nel 1948 a Berna in gara e del quale si sono celebrati nel 2005 i cent’anni dalla nascita. Un appuntamento che ha mobilitato Tirano a metà estate e al quale non abbiamo dato come giornale (Giornale di Tirano & dintorni, ndr) il risalto che meritava.

Un appunto che accogliamo e che ci spinge oltre, lanciando una proposta: quella di far rivivere il mito del diavolo nero che con la sua Guzzi faceva tremare il mondo. Un personaggio che rischia purtroppo di perdersi nella memoria dei vecchi ma a cui il neonato Moto Club tiranese a lui dedicato intende ridare lustro. A Tenni abbiamo dedicato una piccola via, Treviso, guarda i casi della vita, uno stadio che oggi ospita partite di serie A.

Tirano non vanta certo numerosi “miti”, ha tanto da offrire ma certo in un momento di grande fermento per il motociclismo che tallona sempre più da vicino la Formula 1, potersi giocare un personaggio di questo livello potrebbe avere riscontri anche turistici non indifferenti. Si tratterebbe di ricreare il mito, di conoscerlo a fondo, riscoprendolo come si sta facendo in questi anni, documentarne le imprese, recuperare immagini e filmati, segnalare i luoghi della sua vita e creare uno spazio a lui dedicato. Non un museo in senso classico ma una vetrina che permetta agli appassionati di moto di riaprire questa porta su un passato eroico, su uno sport che non esiste più, su personaggi che al solo nominarli fanno sognare. Lo sport in bianco e nero, quello di Dorando Pietri e di Carnera, di Colò e del grande Torino, di Ferrari e perché no di Omobono Tenni da Tirano poi Treviso.

Le premesse penso ci possano essere, anche da un punto di vista turistico, non sarebbe male per Tirano lanciarsi una nuova sfida per fare del nome di Tenni un simbolo e un’occasione di visita, un punto di attrazione. Ricostruire il mito che è stato, una sfida anche per gli esperti di marketing che potrebbe trovare qualche illustre sostegno “tecnico” in professionisti del settore, università, aziende non ultima la rinata Guzzi.

Sarebbe un modo davvero degno e, perché no, utile ai posteri, per onorare la memoria di quel Black Devil che vinse tutto e che solo con la fine dei grandi eroi, la morte, fu sconfitto.


Andrea Gusmeroli

(da Tirano & dintorni, dicembre 2005)

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