Piero Cappelli: Piove? No... Ma è lo stesso. Governo ladro.
17 Settembre 2007
 

Sottosegretari e viceministri si sono fatti la pensione da soli, con dei “super-vitalizi” di migliaia di € alla faccia dei cittadini

15 milioni di lavoratori ‘pagano’ per le pensioni dei parlamentari

 

 

Il governo Prodi e il ministro dell’economia Padoa-Schioppa hanno deciso di sottoscrivere dei super-vitalizi per i loro sottosegretari e a due vice-ministri. Alla faccia dei disoccupati, dei precari, dei pensionati, dei lavoratori in genere…

Ma lo sapete cosa è un “vitalizio”? «(agg.) che dura tutta la vita… contratto con cui si cedono beni in cambio di una rendita vitalizia» (Diz. Garzanti/Utet, 2003 p. 1.397).

Ed i super-vitalizi – cioè erogati a vita e che gravano sulle finanze pubbliche – sono indirizzati a 18 sottosegretari e a due viceministri. Signori che già percepiscono un’indennità come membri del governo di 190.000 € lordi l’anno, cioè quasi 16.000 € il mese (circa 30.000.000 di vecchie lire)!!! L’Espresso, ha provato ad interpellare sul tema esponenti dell’esecutivo da Prodi via portavoce Sircana, a D’Alema, Rutelli, Letta, Padoa-Schioppa, Damiano, Bonino, Di Pietro, Mastella. E nessuno di oro ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito. L’unico a rispondere è stato Pecoraio Scanio il quale ha detto che sarà ben difficile toccare i diritti acquisiti dai parlamentari.

Ecco i nomi che il Sole24Ore ha pubblicato nei giorni scorsi. Ecco i nomi dei beneficiari e gli importi mensili lordi dei sottosegretari: Famiano Crucianelli 9.947€; Giovanni Mongiello 9.387; Lorenzo Forcieri e Lorenzo Meduri 8.455; Mauro Agostini, Nando Dalla Chiesa, Alfonso Gianni, Fausto Marchetti e Alberto Maritati 6.590; Giampaolo Vittorio D’Andrea 6.217; Maria Chiara Acciarini, Mario Lettieri, Luigi Manconi, E. Luigi Micheli, A. Michele Montanino e Giancarlo Piatti 4.725; Emidio Casula 3.108. I due viceministri sono Roberto Pinza con 9.387€ e Ugo Intini 8.455.

Se poi, secondo quanto dice – riportato sempre sul Sole – Luigi Angeletti (segr. Gen. UIL), che non si può più chiedere a 15.000.000 di lavoratori di «lavorare di più non perché è utile alla loro pensione quanto per coprire il buchi della previdenza dei parlamentari», allora vuol dire che siamo veramente alla speculazione sui lavoratori. E Miniati (Uil-pensionati) «è sorprendente che oggi un parlamentare italiano possa andare in pensione con 20 anni di contributi e addirittura con meno di 50anni d’età, mentre sono proprio loro a ritenere scandaloso che con 35anni di lavoro in fabbrica si possa andare in pensione a 57 anni!»: e quelli di Rifondazione, i cattolici, protestanti ed ebrei in politica dove sono finiti di fronte a questo sfruttamento ai danni dei cittadini italiani?

 

Piero Cappelli


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