Carlo Forin: Tutto quello che ci dice "Gallare". Vulva. Dal sumero. Omaggio alla sumerica Paola Senatore.
La sumerica Paola Senatore sfumata
La sumerica Paola Senatore sfumata 
09 Settembre 2007
 

L'arrivo di Paola Senatore su Tellusfolio, come ricorda Gordiano Lupi nei commenti, ha davvero portato una scossa linguistica sismica e interventi che attraversano cinema, poesia, epistolarietà, confessioni, e ora anche l'archeologia delle parole. Ne è autore Carlo Forin, una delle firme del giornale-rivista. E, io che sono digiuno di competenze legate alla origine del linguaggio, posso però testimoniare che mia madre, Nada Pardini in Di Scalzo, residente in quel di Vecchiano fuori Pisa, a volte la udivo uscirsene con questa espressione: “L'hanno gallata” oppure “Si fa gallare”. Io osservavo, imberbe adolescente, il gallo ruotare attorno alle galline nel pollaio e intuivo il mistero dell'eros sulla scia di quell'arcana parola. Chissà se questo lessico è di influsso lucchese o pisano, stando Vecchiano fra le due città. Chiederò a Forin. Intanto qui sotto il suo studio sulla vulva a partire dal sumero. E allora la nostra Paola Senatore è anche, da oggi, molto sumerica per i suoi ammiratori su TELLUSfolio.

 

Claudio Di Scalzo

 

 

TUTTO QUELLO CHE CI DICE “GALLARE”. E OMAGGIO A PAOLA SENATORE

 

Riportiamo a GAL LA dalla memoria storica (ME MUR IA, luogo -IA- di vita-morte -MUR- del ME, il nome che crea e dà nome a tutti i nomi) le origini orientali delle lingue occidentali, partendo da Gallare = fecondare. Attenzione! ‘Serata di gala’ va tenuto ben distinto da ‘serata di galla’, anche se nessuno si scandalizzerà se direte così perché questa parola è perduta.

Proviamo a ripescarne il significato dal fondo della memoria storica.

Gallare = fecondare per lo Zingarelli ’98. Che radice ha questo verbo?

L’ultima riflessione ci ha dato il toponimo biblico Galgala -l’approdo oltre il Giordano- con etimo sumero (E TI MU, casa della vita del nome) GAL GAL A = GAL A TUR: ‘acqua/seme di vita’.

AN GAL è un nome del sovrano degli dèi sumeri,(1) ‘Luce alta del Cielo’. GAL AN è la sua lettura,(2) con un finale fortemente nasale(3) che si può scrivere GAL A.

Galgala è dunque anche un toponimo-teonimo(4) che conferma una cosa ovvia ma ignorata da tutti, cioè che la civiltà sumera ha influenzato le civiltà successive, a partire da quella di Babilonia –succeduta in loco ai Sumeri–, per continuare con l’ebraica, che è stata deportata in Babilonia con una reimmersione nella ‘lingua madre’ sumera che ha trasformato l’ebraico in aramaico: centra un’espressione dove G AL è pari a G AB,(5) Luce alta = Luce del Padre, AB BA e G AL è G AL LA, Luce alta che va oltre.

[Cristianamente notiamo GAB gAL US e che gabalus, è ‘forca’, ‘patibolo’, in fr. gibet: legno della croce].

GAL LA è ‘Luce alta che va oltre’. Dove? A portare la vita. Poiché il Vicino Oriente antico è stato chiamato Civiltà della vita, se noi colleghiamo GAL LA all’italiano gallare possiamo dire di aver riportato a galla le origini perdute della civiltà occidentale (o europea per star con Semerano).(6)

 

Galla < lat. galla è «di origine sconosciuta» (secondo lo Zingarelli ’98) per il dizionario ‘indoeuropeo’.(7)

 

GAL LA è la vulva in sumero

L’apertura davanti ad Israele del Giordano per consentirgli l’approdo alla vita nuova è pari a ‘si sono rotte le acque’, l’espressione indicativa dell’inizio della fertilità del seme nella donna fecondata. Vedremo come sia anche la fine della vita mortale in E’ A NIR RA GAL GAL LA.(8)

GAL LA è anche ‘demone’: per la prima volta troviamo vulva-demone, il circolo della vita-morte (lo zodiaco sumero) in un nome comune: LU GAL,(9) la Luce e NER GAL, assenza di Luce, si incontrano in GAL.

Galla, it. botanico per ‘formazione abnorme che si sviluppa sul fusto’ sembra conservare il risultato di una generazione deviante, chimerica, demoniaca.

GAL A TUR, etimo di Galgala si spiega con KA GAL ‘gate’, porta di fine della vita, dove ‘gate keeper’, il controllore della porta, è Dio, l’Altissimo nella Bibbia, e gli Dei-demoni, BA AL nei popoli esterni ad Israele.(10) GAL A TUR è un secondo giro di vita, finito quello della vita mortale.

Gallare è azionare la galla, la vulva e non solo una gallina. È capitato a questa parola(11) quello che è successo ad AIA, massima dea di Babilonia,(12) diventata l’aia dove razzolano le galline, e a Res (ad Ugarit: ASHERA, RESH in A…A, in mezzo al Cielo), dea della vita madre di Reitia, diventata Res Publica e res, cosa comune. Dalle stelle alle stalle.

L’antico inglese ha gal per ragazza.

Auctor, iniziatore dell’azione di fecondazione, è la divinità, Dio, GAL AN, Luce alta del Cielo. L’uomo è solo l’actor, l’esecutore.

GAB GIR TAB, Antares dello Scorpione, è la ‘sorgente di vita’ –l’archètipo della vita– che si identifica con DAR LUGAL e LUGAL TUDDA,(13) questi specificamente pronubo ad ogni accoppiamento.(14)

AN GAL, sovrano degli dèi sumeri(15) [ANSHARGAL], GAL EM, ‘che sta in alto’ col ME, la parola creatrice [ME GAL è fonte di GAL EM].

Meacula sono le stelle in latino, acula, aghetti del ME che perforano la coperta del cielo. Il meaculum di Antares era visto come un meato, un passaggio.

Il meato passaggio della/alla vita sta in gallare.

KI GAL, che sta sotto a terra, è chi riceve il seme della vita. ERESH KI GAL, la regina degli Inferi, riceve il seme da NER GAL, disceso dai Cieli per lei dopo esser passato per le sette porte, e lo chiama ERRA(16) nell’atto d’amore: TE ERRA, entro in contatto con ERRA, mostra di essere l’etimo di Terra nell’identità religiosa di GAL LA, vulva e demone.

Inoltre ERRA mostra E RR A, ‘casa RESH seme’, ‘casa profumo seme’. La civiltà della Vita ha il profumo del seme anche nel nome del demonio!

ZI SHA GALA è ‘la vita in corpo’. ZA LAG è il biancore del cielo notturno, la G AL ASH IA, ‘luogo dell’Uno d’origine luci alte’.

La gallatura, riconosciuta come ‘fecondazione’ dal dizionario, è un trionfo per la nostra ricerca. GallaTuran possiamo scrivere gallatura, consapevoli della pronuncia nasale finale di gallatura(n) per comprendere Turan, la dea etrusca della vita-morte < AN TUR AN, in A……A, ‘giro del Cielo’, ‘parola nel Cielo’ A NIM A, anima animatrice.(17)

GAL vale dunque ‘esistere’, come ME. La complicazione di lettura sta nel circolo della vita-morte: E A NIR RA GAL GAL LA significa ‘vivo nella casa del pianto’, sono nell’obitorio, morto pronto a vivere Aldilà (nel Nirvana).

 

L’origine sconosciuta di galla porta il dizionario a limitare il significato di ‘gallare’ a ‘fecondare le uova’ giudicando l’animale gallo unico autore di gallare. Se invece estendiamo a GAL LA, come vulva, gallare diventa -rendere attiva la vulva-. Attiva nella Civiltà della Vita vale: procreativa.

Anche gallina (lat. gallina)(18) entra in gioco, col longobardo galina < GAL ANI, ‘regina del Cielo’ che rinvia l’inizio dell’azione al dio del Cielo hurrita Ani.(19)

Anche la galletta come bozzolo origina in GALLA e rinvia l’origine della farfalla al Cielo.

La gallatura, fecondazione, non è più, dunque, solo il successo dell’azione del gallo.

 

GAL LAR ha questi due pregi:

1) L’aggiunta di R, res nell’Antico Vicino Oriente, aziona la GAL LA, perché è l’unica lettera polygamma: si percepisce solo pronunciata plurale (RR);(20)

2) LAR ES sono gli antenati dei Latini, ‘vita che va oltre’.(21)

 

Ricordiamo il nostro ‘galbulo’ come frutto di una conifera, Juniperus che veniva bruciato a Juni , Giunone, come onore alla dea madre, GAL LU UB, legame con l’Altro Mondo. Inoltre LU UB sono i lobi di vita. Il globo, lat. globo, rivela < G LU UB, Luce soggetto Cielo [una Luce affievolita in questo mondo globalizzato].

GAL LU, il nome comune romano di quello che oggi si preferisce chiamare Celta, combatteva nudo per essere pronto ad andare all’altro mondo. GAL LU è il reciproco per sillabe di LU GAL, LUG AL massimo dio dei Celti che mostra lo stesso processo identificativo degli Etruschi: RA SH NA ß> AN SH AR, LUG AL ß> GAL LU.(22)

 

TAR GAL LU è uno dei nomi sumeri di Saturno, -SAG US inizio fine- soggetto che porta la vita e la sua interruzione. Questa via è un percorso religioso orientato all’alto (AL). Il pensiero delle società protostoriche è religioso sempre.

Apollo targelio è la massima divinità divinatrice della classicità. Le esaugurazioni greche e romane, fatte nel nome di Zeus e di Juppiter, non hanno rimosso targelio che conserva TAR GAL LU.

Il Sator, il Seminatore, che depone il suo seme A nell’acqua di vita, è Saturno, Saturnus, la divinità più ricorrente nelle nostre riflessioni.

 

Attraverso questa galleria di teonimi-toponimi-nomi noi riportiamo a galla il pensiero esaugurato: serata di GAL LA è serata d’amore.

 

Carlo Forin

 

(1) AN GAL. Re.: «Signore, sovrano degli dèi, che nei cieli e sulla terra sei unico, Padre Nanna, signore Ansar, sovrano degli dèi, padre Nanna, signore AN GAL [nds], sovrano degli dèi».: 336 della raccolta di Inni sumerici e accadici di Castellino, Utet 1977. Padre Nanna, di solito scritto AN, mostra NAN NA. Signore Ansar invita a scorgere AN SA, senza la erre di filiazione, già scritto ASH AN (rimasto San), ‘Uno d’origine del Cielo’, AN ASH. AN GAL: La pronuncia nasale di A dà AN: GAL GAL AN > Gal gal a.

(2) Secondo la LCSS, lettura circolare della scrittura sumera, re.: n. 9 ad Indice.

(3) Questo è un suggerimento che conservo con una lettera di Semerano.

(4) Ciò è coerente con l’ecologia etica che modella il racconto biblico.

(5) GAB = Antares, GAB GIR TAB, dello Scorpione GIR TAB, giro di raddoppio (della vita-morte).

(6) Giovanni SEMERANO, Le origini della cultura europea, 1984 Olschki, Firenze; Giovanni SEMERANO, Le origini della cultura europea, dizionari, 1994 Olschki, Firenze.

(7) GAL LA da scrivere AL GAL, alta acqua, da intendere ‘acqua in alto’.

(8) Una fine della vita mortale in Eneide, olii per galeam fixo stetti hasta cerebro (XII 537), tr.: l’asta, attraverso l’elmo, ristette nel cervello trafitto, ci mostra la parola galea, ‘elmo in cuoio’. In veneto cuoio è corame, coran. Coran in sumero è KUR AN, tempio del Cielo. Cerebro < KI ERES BUR che collega a Cerere infernale.

(9) LU, soggetto, corrisponde al veneto lu, che sta per l’italiano lui.

(10) Baal Sem è un nome biblico di Dio riscoperto dal movimento religioso moderno del Chassidismo fondato dal rabbino ucraino Israel ben Eliezer (1698-1760) intorno al 1750. Martin Buber (1878-1965) ne dà una versione filosofica contemporanea (La leggenda del Baal-Shem, Milano 1995).

(11) Semerano ci dice che non si sa per quale motivo una parola passi o non passi da una lingua ad un’altra.

(12) Raccolta di Testi sumeri ed accadi di Castellino, Torino, Utet, 1974: 364, 365, 409, 559.

(13) R.H. ALLEN, Star names, their lore and meaning, 1963 Toronto.

(14) Dio della lussuria. Già Luxor, in Egitto, suggerisce LUGH+Horus > Luxus. La radice latina: «propr. Esuberanza di vegetazione” suggerisce un traslato ‘eccessi’; Tac. Hist. 4, 14; festa, lusso, dissipazione, vita molle e lussuriosa, sfarzo, profusione, Sall. Ed a.; anche stravizio, Cic. Verr. 2,3,25, Sall. E plur. In Tac. Ann. 13,20; c) splendore, magnificenza, lusso (in senso buono), Verg. Aen. 1, 637 e altr.; eruditus 1, gusto fine nello spendere». (F. CALONGHI, Dizionario latino-italiano, Torino, ed. Rosenberg & Seller)

(15) «Signore, sovrano degli dèi, che nei cieli e sulla terra sei unico, Padre Nanna, signore Ansar, sovrano degli dèi, padre Nanna, signore AN GAL [nds], sovrano degli dèi».: 336 della raccolta di Inni sumerici e accadici di Castellino, Utet 1977.

(16) In inglese: «The two embraced each other and went passionately to bed. They lay there, queen ERESH KI GAL and ERRA, for the first day and a second day. They lay there, queen ERESH KI GAL and ERRA, for the third day and a fourth day. They lay there, queen ERESH KI GAL and ERRA, for a fifth day and a sixth day. When the seventh day arrived, Nergal […]» dove Nergal riprende il suo nome originario. È il Sole di notte, nero.

(17) Gallura, la regione nord-orientale della Sardegna con capoluogo Sassari, mostra < GAL L(A)URA(N) con UR AN finale nasalizzato in URA.

(18) < GAL IL AN, Alta luce del dio del Cielo EN LIL?.

(19) Qui, a Vittorio Veneto, l’ignoranza di Galla ci ha portato a celebrare la gallina quella che era ‘Galina’ e a dedicare una ‘Piazza della gallina’.

(20) Alfred KALLIR, Segno e disegno, Milano, Spirali/Vel, 1994 : 434.

(21) Anche LA RES, come sostiene Carlo DE SIMONE, I Tirreni a Lemnos, evidenza linguistica e tradizioni storiche, 1996 Olschki, Firenze.

(22) NAM LU GAL LU umanità civile. NAM NIR GAL è ‘autorità’.


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276