Il mortaio
Bresaola e prosciutto. Feeling Sondrio/Parma all'insegna di enogastronomia, turismo e cultura 
A ottobre il protocollo d’intesa per formalizzare la collaborazione tra le due province
21 Agosto 2007
 

Un incontro a Palazzo Muzio, all’inizio dello scorso mese di luglio, e un altro oggi, nella città ducale, per definire un’unità di vedute che verrà formalizzata nella seconda metà di ottobre con un protocollo d’intesa.

Il gemellaggio tra la Provincia di Sondrio e la Provincia di Parma si svilupperà lungo tre direttrici comuni: enogastronomia, turismo e cultura. C’è già molto ad unire le due realtà e ci sono peculiarità e punti di forza di ciascuna da promuovere reciprocamente, a cominciare da due grandi eventi: la discesa libera di Coppa del Mondo di Bormio di dicembre e “Cibus” di Parma dell’anno prossimo.

Dopo la visita a Sondrio di luglio, in cui era stato ricevuto dal presidente Fiorello Provera, il vicepresidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari (foto) oggi ha accolto gli assessori Severino De Stefani e Laura Carabini nella sede provinciale per approfondire i discorsi già avviati. La giornata è proseguita con la visita ad alcune realtà produttive della zona, caseifici e prosciuttifici. Gli assessori sondriesi hanno apprezzato la disponibilità del vicepresidente parmense, convinti che i rapporti instaurati produrranno significativi effetti nel prossimo futuro.

«Vedo in modo favorevole questa collaborazione con una provincia tanto nota e importante nel settore enogastronomico», sottolinea l’assessore all’Agricoltura De Stefani. «Il suo traino non potrà che migliorare la qualità dei nostri prodotti e ampliare la loro conoscenza sul mercato. Da questa sinergia potranno svilupparsi interessanti iniziative promozionali».

Sulla stessa linea il commento dell’assessore Laura Carabini che pone l’accento sugli aspetti culturali. «Sono soddisfatta di questo accordo che favorisce l’integrazione di due culture diverse e simili al tempo stesso per il profondo rispetto che entrambe le province nutrono per la storia e le tradizioni. Per la nostra realtà locale di tratta di un’opportunità importante per mostrare al di fuori dei nostri confini il nostro patrimonio storico-artistico».

Ha partecipato all’incontro anche Paolo Lorenzini della Banca Popolare di Sondrio che ha proposto la creazione del centro enogastronomico più alto d’Europa presso l’Università dello Sci allo Stelvio, dove si potrà studiare il comportamento in quota di prodotti quali il culatello, il prosciutto e il Parmigiano Reggiano.

 

Ufficio stampa Provincia di Sondrio


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