Diario di bordo
Pensioni, primarie PD e Hamas. Così Emma Bonino all’appuntamento settimanale con Radio Radicale
14 Agosto 2007
 

«Sul tema delle pensioni devo dire che lo sconcerto dei nostri partner europei è davvero alto». Lo ha detto il Ministro Emma Bonino, nella consueta intervista del lunedì a Radio Radicale, commentando i dati sull'età di pensionamento effettivo diffusi da Eurostat. «Qualche giorno fa», racconta Bonino, «ho incontrato l'ambasciatore inglese, e mi raccontava di un incontro recente tra il loro Ministro del lavoro ed il nostro Ministro del lavoro. È successo che il Ministro inglese credeva di non aver capito quando Damiano gli parlava degli scalini, 57, 58, 59 anni, perché loro stanno discutendo di passare da 65 a 67 anni. È questo il dibattito che c'è in Europa, compresa l'equiparazione dell'età pensionabile tra uomini e donne».

 

«È un rifiuto inaccettabile da un punto di vista giuridico e suicida da un punto di vista politico. Credo che la decisione di fare ricorso sia stata utile e chiarificatrice, un contributo importante alla riflessione per i leader dei due partiti, che non si chiudano a riccio e abbiano invece l'ambizione dell'apertura e della crescita». Così Emma Bonino ha commentato l'esclusione di Marco Pannella dalle primarie del PD e la sua decisione di presentare ricorso davanti al giudice civile nei confronti dei vertici dei due partiti impegnati nel processo costituente.

«È la conseguenza necessaria di un rifiuto dalle motivazioni inaccettabili, sia dal punto di vista giuridico che da quello politico», ha spiegato la Bonino. «Il diniego rivolto a Pannella dice “siamo in due, e questo PD ce lo facciamo tra di noi”. Questo non solo soffoca qualunque ambizione politica di grande riforma. Questo espelle la credibilità di personalità politiche come Pannella, che hanno incarnato quelle grandi aspirazioni e quelle grandi battaglie che hanno visto il sostegno proprio degli elettori della sinistra, penso alla riforma della politica e alla particocrazia, alla laicità e ad altri elementi mancanti nella formazione attuale del PD», ha concluso il Ministro.

 

Le «dichiarazioni contraddittorie» tra chi vuole parlare con Hamas e chi non vuole, non aiutano a risolvere il problema mediorientale; ciò che manca è «una linea politica»: lo afferma il ministro per le politiche comunitarie, Emma Bonino sul tema riaperto ieri dalle parole di Romano Prodi.

«Il dossier palestinese-mediorientale mi sembra contempli dichiarazioni a volte mal riportate e a volte francamente improvvide. In realtà» sostiene l'esponente radicale «mi sembra manchi il coraggio di affrontare il tema di fondo della questione. Siamo fermi ancora a due popoli due stati, invece che dire due democrazie, l'ambizione di pensare ad Israele nell'Ue non viene raccolta da nessuno, ahimè neanche dagli israeliani».

«L'esasperazione di tutto questo è che si susseguono dichiarazioni contraddittorie tra di loro, e si rimane all'interno di quel perimetro che sta dimostrando ampiamente di non funzionare, basta guardare quel che succede a Gaza. Tra chi vuole parlare con Hamas e chi non vuole parlarci, tutto questo non aiuta ad affrontare il problema. Quella che manca» conclude «è una linea politica per affrontare seriamente questi problemi».

 

 

fonte: www.radicali.it 13/08/2007


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276