Spinus
Cani pericolosi / proprietari pericolosi. Risoluzione bipartisan in XII commissione
02 Agosto 2007
 

Negli ultimi mesi si è parlato molto dei nostri amici a quattro zampe per alcuni eventi di aggressione e per alcuni provvedimenti presi dal ministero della Salute, Livia Turco, che ci hanno lasciati insoddisfatti. Il rinnovo della contestata ordinanza sui cani pericolosi del 13 gennaio 2007 e della sua assurda black list è stato totalmente inutile per risolvere la questione dell'aggressività dei cani. Decidere a priori che la razza costituisce l'unico criterio per definire la pericolosità di un cane è un metodo non scientifico e fuorviante, la scienza veterinario-comportamentalista attesta che non esiste alcuna connessione tra la razza del cane e la sua aggressività.

A nulla sono serviti i numerosi appelli da parte delle varie associazioni animaliste (tra cui Lav, Animalisti Italiani, Enpa e molte altre) e di molti deputati di differenti gruppi politici.

Nelle ultime settimane è stato, poi, reso pubblico, e immediatamente smentito da parte del Ministero, un ddl governativo che trasforma in legge quello che era previsto nell'ordinanza, riprendendone la stessa impostazione.

Ci rendiamo conto che non è facile produrre una normativa che possa essere condivisa dalle varie parti in causa e al tempo stesso rassicurare l'opinione pubblica. È con questo spirito che siamo giunti a pensare e scrivere una risoluzione da proporre in XII Commissione e che impegna il governo ad adottare le necessarie iniziative, anche di carattere normativo, assumendo quale fondamenti alcuni criteri tra i quali:

- la responsabilità del proprietario e/o del detentore del cane in riferimento, in primis, a principi quali: la scelta della tipologia del cane, l’educazione data al cane e se la persona è il primo acquisitore dell’animale o ne è entrato in possesso successivamente per motivi assistenziali o di rieducazione comportamentale;

- diffondere un’adeguata informazione circa le caratteristiche dell’animale tra coloro che si accingono ad acquisire a qualunque titolo un cane;

- fare in modo che le aziende sanitarie locali distinguano tra morsicature che rientrano nel normale repertorio comportamentale della specie canina e morsicature frutto di una alterazione del normale comportamento nel contesto specifico con lesioni gravi o con il rischio di future lesioni gravi;

- individuare le professionalità in grado di affrontare un intervento correttivo terapeutico di medicina comportamentale;

- confermare, come da premessa dell’Ordinanza del 28 marzo 2007, il divieto di taglio di code e orecchie ai cani per fini estetici nonché la detenzione, la vendita e l’uso di collari o altri dispositivi elettrici;

- vietare qualsiasi esibizione, gara, addestramento intesi a esaltare la naturale aggressività o potenziale pericolosità di cani;

- superare il criterio delle razze nell’individuazione dei cani aggressivi, ricercando una soluzione stabile e non d’emergenza, come quella delle ordinanze fin qui emanate ricercando criteri oggettivi nell’individuazione del cane pericoloso.

 

Onorevoli Donatella Poretti (La Rosa nel Pugno), Claudio Azzolini (Forza Italia), Franca Chiaromonte (Ulivo), Gianni Mancuso (Alleanza Nazionale), Bruno Mellano (La Rosa nel Pugno), Angelo Alessandri (Lega Nord), Gioacchino Alfano (Forza Italia), Marco Boato (Verdi), Luigi Cancrini (Comunisti Italiani), Salvatore Cicu (Forza Italia), Grazia Francescato (Verdi), Pasqualino Giuditta (Udeur), Giorgio Lainati (Forza Italia), Chiara Moroni (Forza Italia), Tommaso Pellegrino (Verdi), Dario Rivolta (Forza Italia), Emanuele Sanna (Ulivo), Giuseppe Trepiccione (Verdi), Luana Zanella (Verdi), Hans Widman (Misto/SVP)

 

 

Qui il testo della risoluzione


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