L'amore ai tempi di internet
Dal film «Viol@»
Dal film «Viol@» 
10 Novembre 2005
 

C'erano una volta quegli strani amori che nascevano e si sviluppavano per corrispondenza. Storie combinate per tentare di uscire da solitudini insuperabili. Erano possibilità in carta e penna e amori che si nutrivano per lungo tempo di fremiti, attese e batticuori, rimandando l'incontro e la conoscenza vera e propria ad un imprecisato futuro. Immaginazione e sogni ad occhi aperti ne costituivano spesso le fondamenta e inevitabilmente andavano a creare identikit fisici e psicologici a volte lontani anni luce dalla realtà.

E oggi? Nel nostro moderno e tecnologico presente è ancora pensabile l'incontro fra due persone per interposto strumento di conoscenza? Non più lettere, pare, ma molto, moltissimo mondo virtuale.

Tante corrispondenze di amorosi sensi passano attualmente via Internet, come testimoniano le rubriche rosa di parecchie riviste. Si comunica meglio, sembra, attraverso lo schermo impersonale di un computer che non faccia a faccia. Il linguaggio si fa più sciolto, le confidenze non si risparmiano, l'anonimato dei propri tratti – chissà, dei propri rossori, balbettii o tremolanti capacità affabulatorie – facilita l'approccio più diretto con l'altro e a volte autorizza anche qualche audacia in più... Resta da vedere se la motivazione di una reale conoscenza sia la stessa per entrambe le parti, altrimenti si affaccia il rischio di fare e ricevere informazioni fasulle o edulcorate oppure di essere parte, non al corrente, di un gioco, magari fra amici, per ingannare il tempo o di un qualunque pour parler, un'occasione per certuni di mettere alla prova il proprio potere d' appeal con l'altro sesso.

Queste possibilità possono lasciare anche delle profonde amarezze, delusioni, soprattutto se ci si è fidati di quella persona che, a parole scritte, sembrava tanto profonda e sincera.

Ma si sa: le cantonate, gli errori di valutazione fanno parte delle quotidiane relazioni interpersonali, le quali però, se reali, hanno il vantaggio di consentire alle persone di vedersi, toccarsi (e ...annusarsi. A dar retta a numerose statistiche pare che l'olfatto sia il primo dei sensi coinvolti nell'attrazione verso una persona). Il vantaggio di scoprirsi, forse, in maniera più immediata e istintiva.

Frances Piper


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