Legge 40: interpretazioni scorrette del ministro della salute. È necessario riscriverla!
18 Luglio 2007
 

Soltanto due precisazioni su quanto detto dal ministro della Salute, Livia Turco, durante l'audizione sulle iniziative per la tutela della salute della donna e dei bambini tenuta oggi in XII commissione (Affari Sociali). Riguardo la Legge 40, il ministro ha dichiarato che per l'emanazione delle linee guida si prenderà il tempo necessario. Cosa giusta! È bene riflettere approfonditamente su una questione delicata come questa che, per altro, sta rovinando la vita di molte giovani coppie italiane. Vorrei però ricordare che nella legge 40 si parla di emanare le linee guida «almeno una volta ogni tre anni» che è ben diverso, a quanto pare, da quello affermato dal ministro.

La Turco, poi, sempre riguardo la legge sulla fecondazione assistita, ha affermato che il programma dell'Unione non le permette di intervenire per modificarla. Un'altra interpretazione del tutto personale, il programma non dice cosa non fare ma solo cosa fare con priorità! E alla luce dei dati emersi nell'ultima relazione annuale sulla legge 40 consegnata al Parlamento, ritengo - diversamente dal ministro - che modificare questa legge, innegabilmente dannosa per la salute di sempre più cittadini, sia un'importante priorità. Non farlo sarebbe “un'omissione di soccorso”!

 

Donatella Poretti


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