Laboratorio
Charles Darwin 
Laboratorio Evoluzione: l’esperienza di Morbegno
03 Luglio 2007
 

Le scienze naturali raccontano da oltre un secolo la storia della Terra come evoluzione, cioè come continuo cambiamento a partire da situazioni precedenti. Eppure può risultare difficile rinunciare alla tradizionale visione di un mondo dove “tutto è sempre stato così”. È forse per questo che l'insegnamento dell'evoluzione non ha mai avuto vita facile nella scuola, rischiando solo pochi anni fa di uscire dai programmi scolastici per decreto ministeriale! Ma il tempo delle due culture, quella scientifica e quella umanistica, contrapposte e inconciliabili, è scaduto, e la formazione scolastica non può prescindere dai metodi e dai risultati della scienza, se intende sviluppare nei giovani un approccio critico alle opportunità e alle sfide che la nostra società pone.

Per questi motivi Scuola e Diritti ha organizzato con il Museo Civico di Storia Naturale di Morbegno l'iniziativa “LABORATORIO EVOLUZIONE. Spunti per l'insegnamento dell'evoluzione nella scuola dell'obbligo”, che si pone come logica prosecuzione delle iniziative già realizzate in provincia dal Museo di Morbegno nell'ambito del “Darwin Day” nel febbraio 2006 e continuate nel febbraio di quest'anno dalla Biblioteca Civica di Tirano in collaborazione con Legambiente. I relatori Marcello Sala ed Emanuele Serrelli, esperti di formazione e di comunicazione della scienza, con l’aiuto di immagini e di brevi testi proiettati, hanno coinvolto il pubblico in un’esperienza di apprendimento del sapere scientifico secondo un criterio antico, anzi, modernissimo: la raccolta di dati, la ricerca di ipotesi esplicative, il confronto fra le ipotesi e la scelta delle ipotesi più “calzanti”. Sembra poco! ma a ben pensarci, la scienza a scuola si insegna in senso opposto, ovvero travasando come attraverso un imbuto le teorie già confezionate nella testa degli allievi. In questo modo, l’aspetto della ricerca e l’emozione della scoperta sono negati: è come leggere un giallo a partire dall’ultima pagina. L’impresa scientifica si trasforma dunque, per l’allievo, in un banale elenco di “cose da sapere”.

Secondo i relatori, l’Evoluzione è un capitolo della scienza molto adatto a sondare e migliorare le modalità con cui l’insegnante può far fare scienza agli allievi, evitando “l’imbuto”. I concetti di base sono infatti intuibili tramite il senso comune, mentre altri argomenti, come la fisica quantistica, necessiterebbero al contrario di una preparazione altamente specialistica.

La trascrizione di alcuni dialoghi fra bambini, coordinati dall’insegnante, ha destato allo stesso tempo tenerezza e stupore per la profondità concettuale che traspare talvolta dalle semplici affermazioni dei piccoli. Parallelamente, è stato mostrato come per i più grandi sia più difficile affrancarsi da schemi già noti o dal “sentito dire” nell’elaborazione di spiegazioni. Insomma, una serata controcorrente, cioè nel senso giusto: contro le censure politiche all’insegnamento della scienza, e contro la dogmatizzazione del sapere, che è sempre un processo in divenire e non ha verità monolitiche.

L’intera serata è stata registrata ed è ora disponibile in DVD, grazie all’associazione Baite.

 

Giancarlo Sensalari

(da 'l Gazetin, giugno 2007)


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