Arte e dintorni
Gey Pin Ang: Il canto del cammino, winter never came spring already arrived
Shoraku: L
Shoraku: L'attore Sanogawa 
12 Giugno 2007
 

Gentile Redazione di TELLUSfolio, vi informo su cosa è accaduto di recente nella mia Casa per l'arte la Barbagianna. E cioè una interessante mostra con spettacolo teatrale. È andato tutto a meraviglia, oltre le aspettative e qualche dubbio dell'attrice che temeva la reazione perplessa del pubblico di fronte a un testo in inglese e in cinese mandarino. Ma le poche spiegazioni date all'inizio sono servite a preparare le persone a un ascolto “diverso”, a un ascolto perfino del suono dei gesti oltre che delle parole e del canto.

Vi allego alcune brevi frasi prese dal testo dello spettacolo Il Canto del Cammino che ho stampato e distribuito. Gey Pin Ang è un'attrice davvero formidabile, un cantastorie affascinante che sa usare la gestualità del teatro Kabuki e della performance contemporanea, capace di associare passato e presente con semplicità e diventare maschile e femminile, vecchia e bambina con assoluta naturalezza. Dato che c'erano oltre 100 persone e lo spettacolo può essere visto da 30 persone alla volta, abbiamo deciso di fare due repliche il 21 luglio per dare un'ulteriore possibilità a chi fosse interessato.

Appena avrò una rosa di immagini eloquenti le spedirò per Arte e dintorni. Grazie per l'attenzione e se capitate a Firenze, vi aspetto.

 

Alessandra Borsetti Venier

 


IL CANTO DEL CAMMINO,

WINTER NEVER CAME SPRING ALREADY ARRIVED

冬未至春已到                        

 

Composizione di testi

a cura di Ang Gey Pin e Nickolai D. Nickolov

Traduzione di Alessandra Borsetti Venier

 

 

All’epoca degli antenati,

raccontare una storia durava il tempo

di un bastoncino d’incenso…

 

La voce degli antenati ricorda la favola

di una tigre e di un uccello

nelle nuvole-profonde-non si-sa-dove…

 

Come un nomade

ritornato da un lungo cammino

giorno dopo giorno

prima dell’ultimo raggio di sole

continuo il mio viaggio stagionale a piedi 

lasciandomi dietro tutte le mie follie

le mie ubriachezze festose

le mie infinite chiacchierate.

 

Il mio lungo cammino si fermò il giorno

che mi trovai davanti a una porta

in mezzo a un campo.

 

Dove mi trovavo?

La stagione qui era diversa

l’inverno non era mai venuto.

Invece, nel villaggio degli antenati

si continua ad aspettare l’inverno...

 

C’era una volta la Via dei Canti,

Ge Dao, nel linguaggio degli antenati.

 

L’Inverno è ovunque. Non puoi salvarti da lui.

Hai pensato davvero di aver visto una porta

in mezzo al campo? 

Come puoi provarlo?

 

Sei così viziato dal tempo

sei cosi lontano dalla stagione giusta. 

Come si può tornare sulla Via dei Canti? 

 

Sentivo sempre più caldo dentro di me.

 

Trascinavo ogni passo finché, esausta,

ho interrotto il mio cammino.

Mi ero persa.

 

Per quanto il mio occhio possa vedere

nelle stagioni del mio corpo

tutti gli alberi tutti i loro rami tutte le loro foglie

l’erba ai piedi delle rocce e delle case ammassate

lontano dal mare dove l’occhio s’immerge

queste immagini  di un giorno dopo l’altro

i vizi le virtù così imperfette

la somiglianza degli sguardi che permettono

con gli occhi di conquistare

l’incertezza dei corpi esausti dall’ardore

l’imitazione di parole atteggiamenti idee

i vizi le virtù così imperfette.

 

Stai camminando…

ogni Via, lungo i passi, ha una traccia

di parole e musica.

Il Canto è una mappa. 

Conoscendo i canti, puoi sempre trovare

la tua strada. 

La terra è una partitura musicale. 

Una roccia, un ruscello possono cantare

o essere cantati a seconda di quali antenati

abbiano camminato su quella via.

 

Può essere questo un dono di Gezhe,

l’uomo dei Canti!

 

… non c’e niente da nascondere

ma tutto da cantare durante il mio cammino…

 

Cosa c’e oltre questa stagione di piogge?

Questa stagione cosi imprevedibile…

 

Tian Bian Yi Dao Cai Hong

- come direbbero gli antenati -

alla fine del cielo, un immenso ponte

di arcobaleno...

 

Canti che vengono dagli uccelli, sorrisi dal vento,

dalla pioggia, dalle orme sulla terra, dal fiume...

   


COS'E' IL TEATRO KABUKI

Il teatro giapponese Kabuki e’ la risposta alla richiesta di una popolazione urbana emergente che desiderava una forma di spettacolo drammatico piu’ popolare del teatro Noh, destinato ad un pubblico aristocratico. “Kabuki” significa “chinarsi in direzione della moda” e ha origine in una cultura moderna in rapida trasformazione. Il Kabuki sintetizza gli elementi del teatro classico, dello spettacolo e delle danze popolari, di antiche cerimonie religiose e persino di spettacoli di burattini. Dopo il 1652 tutti i ruoli femminili furono assunti da attori adulti. Il Kabuki divento’ uno spettacolo sfarzoso ed elettrizzante che emozionava con straordinari suoni e immagini. Gli attori erano amati e idolatrati dal pubblico (anche se posti al livello più basso della societa’). L e stampe, manifesti, affissi raffigurano gli attori piu’ famosi nei ruoli che gli avevano portati al successo. Il Kabuki fu un’esperienza visiva : per gli sfarzosi costumi, il trucco mirabolante, le fantastiche scenografie che l’Ukiyo-e meravigliosamente rappresentarono.

Shoraku (1794-1795) fu un grande pittore ed illustratore.

      

GEY PIN ANG

Il percorso professionale dell’attrice Gey Pin Ang (Singapore) è decisamente unico. Paradossalmente, la sua scelta di vivere e lavorare lontano dalla sua terra d’origine è fortemente basata sul suo interesse nel recupero delle proprie radici culturali cinesi. L’apprendistato di Gey Pin nel teatro è cominciato nella nativa Singapore nel 1986. Si è laureata presso il Dipartimento di Teatro dell’Università delle Hawaii nel 1992. Ha sviluppato ricerche su antichi testi cinesi, canti tradizionali, percussioni e taichi, contestualmente alla co-fondazione e direzione artistica del Theatre OX (1995-2006).

Come ex-membro del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards (Italia), Gey Pin è stata l’attrice principale nel Progetto The Bridge: developing theatre arts, One breath left (1998-2002) e in Dies Irae: il mio impossibile Theatrum Interioris Show (2003-2006).

Ha recitato e insegnato a livello internazionale. Recentemente, è stata Artista Residente e Istruttore Ospite presso la Wesleyan University, U.S.A. (autunno 2006). Fra i suoi lavori recenti ricordiamo By The Way. Dal febbraio 2007 è stata Artista Residente  presso La Barbagianna a Pontassieve (Firenze) con il musicista Nickolai D. Nickolov, dove ha presentato lo spettacolo Il Canto del Cammino (giugno 2007).


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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276