Diario di bordo
Pier Paolo Segneri. Combattiamo gli sprechi e aboliamo le Comunità montane
07 Giugno 2007
 

FROSINONE. Domenica scorsa ho letto sul quotidiano Ciociaria Oggi un intervento intelligente e misurato di Mario Mancini, presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori. Mi riferisco al responsabile appello mosso dal presidente Mancini al fine di aprire un dibattito serio sugli sprechi di denaro pubblico nelle Comunità montane e sul fiume di denaro utilizzato per mantenere in piedi le strutture burocratiche della partitocrazia negli enti locali.

I Radicali e la Rosa nel Pugno sono, da sempre, in prima linea in questa battaglia di trasparenza e di razionalizzazione delle spese contro lo sperpero dei soldi della collettività. Queste spese, infatti, hanno come scopo principale quello di tenere in vita i cosiddetti “enti inutili" secondo logiche di pura autoreferenzialità. Certi sprechi devono finire. I cittadini sono stanchi. Abbiamo bisogno di utilizzare ogni singolo euro per esigenze ed emergenze del territorio. E non per pagare questo o quell'esponente di partito.

Sono quindi molto rincuorato dal fatto che l'azione concreta dei rappresentanti della Rosa nel Pugno nel Parlamento italiano sia stata recepita con coraggio e senso civico anche dal presidente Mancini a cui va il mio personale plauso. Intanto, i deputati della Rosa nel Pugno, Sergio D'Elia e Maurizio Turco, in sintonia con il senatore Cesare Salvi (Sinistra democratica), hanno presentato nei giorni scorsi tre proposte di legge per ridurre i costi della politica ed abolire la Comunità montane. Inoltre, sulla scia del dibattito in corso, ritengo degna di nota la dichiarazione di Mario Raponi, ex presidente della Comunità montana dei Monti Ernici, che ha sottolineato come i costi di gestione di tali enti finiscano con l'assorbire gran parte delle spese di bilancio. Infine, ritengo necessario rilanciare la discussione per abolire le tre Circoscrizioni del Comune capoluogo. Del resto, il territorio frusinate è grande come un quartiere di Roma, cioè corrisponde ad una Circoscrizione romana. Non capisco perché Frosinone debba spendere ogni anno migliaia di euro soltanto per il mantenimento dei Consigli circoscrizionali, delle presidenze, delle commissioni e di molto altro ancora, quando basterebbe il lavoro serio del Consiglio comunale e un po' di senso civico da parte degli eletti alla massima assise cittadina per svolgere appieno ed in modo esaustivo quel che deve essere fatto, quello di cui la città ha estremo bisogno.

La discussione è aperta.

 

Pier Paolo Segneri

 

Fonte: www.radicali.it 06/06/2007

 

 

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