Diario di bordo
Radicali occupano la sede Rai di Viale Mazzini. Annunciata per domenica 3 giugno una manifestazione 
Chiediamo legalità, controllo e monitoraggio dell’informazione
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Un'immagine di questa mattina dalla finestra della sede Rai 
02 Giugno 2007
 

«Da giovedì 1° giugno, dalle ore 13:30 abbiamo occupato gli edifici Rai di Viale Mazzini per affermare il diritto dei cittadini italiani di essere informati, in particolare sul boicottaggio in atto contro la proposta di Moratoria delle esecuzioni capitali, e per consentire all’opinione pubblica di essere coinvolta e protagonista di una possibile impresa storica di civiltà e diritto».

Così inizia il comunicato, diffuso questa mattina dall'interno della sede Rai da Marco Cappato (Parlamentare europeo), Marco Beltrandi, Sergio D’Elia, Bruno Mellano, Maurizio Turco (parlamentari italiani), Rita Bernardini (Segretaria di Radicali Italiani), Maria Antonietta Farina Coscioni (Presidente di Radicali Italiani) e Sergio Stanzani (Presidente del Partito Radicale Transnazionale). Riportiamo integralmente il seguito del documento e poi l'annuncio della manifestazione convocata per domani:

«A partire da questa occasione obbligata di azione, la nostra occupazione prosegue per risolvere, finalmente, dopo lustri, il problema della sempre più grave e ormai intollerabile, oltre che profondamente illegale, disinformazione cui si sottopone l’opinione pubblica, la sottrazione di verità e di informazione cui è vittima il paese.

«Viene così negato il diritto dei cittadini ad avere e ricevere una leale e completa informazione, specie per quanto riguarda i temi fondamentali delle iniziative radicali, anche mediante il boicottaggio praticato dalla Rai e dalle istituzioni contro il servizio pubblico di monitoraggio dell’informazione (a cui la stessa Rai è obbligata dal contratto di servizio e dalla commissione di vigilanza) fornito solo dal Centro di Ascolto radicale.

«Denunciamo il fatto che persino la carta stampata ha censurato la puntualità dei nostri obiettivi, e ribadiamo che non abbandoneremo la sede RAI di viale Mazzini fino a quando non riceveremo precise assicurazioni che sarà sventato il pericolo che, dopo decenni, venga meno la possibilità stessa di poter accertare quelle violazioni alle leggi sull’informazione cui siamo abituati, ma non assuefatti.

«Chiediamo – anzi esigiamo che la RAI riconosca le sue responsabilità gravi, o almeno apra un’indagine interna volta a comprendere cosa sta accadendo».

 

 

Domenica 3 giugno manifestazione-conferenza stampa
presso la sede di Viale Mazzini


I dirigenti radicali, riunitisi oggi

- a sostegno della grande lotta nonviolenta in corso per salvare la Moratoria universale sulla pena di morte in procinto di essere ancora dopo 15 anni rinviata ad un anno successivo;

- a sostegno dell'altra iniziativa nonviolenta in corso da parte degli esponenti parlamentari e politici, italiani ed europei, che li vede impegnati nell'occupazione della Rai-Tv per urgentemente realizzare una adeguata riparazione della disinformazione e della parzialità e faziosità dell'informazione cui si candidano il popolo e l'opinione pubblica italiana;

- anche come l'ennesima occasione che intendiamo offrire alla classe dirigente e ai "movimenti" dei diritti umani e civili per manifestare (non a milioni o miliardi), per rendere manifesto il sostegno alla fondamentale lotta per una riforma democratica e costituzionale dell'informazione

annunciano che alle 10:30 di domenica 3 giugno, a via Pasubio 7 (al lato della sede della Rai di Viale Mazzini), si terrà una manifestazione popolare aperta a cittadini, politici, sindacalisti, imprenditori, organizzazioni religiose cristiane e di ogni altra confessione, e a quanti comprendano e vogliano condividere questa straordinaria mobilitazione civile che il mondo radicale, purtroppo assolutamente solo, sta avviando e cercando di affermare.

Nell'ambito di questa manifestazione, alle 11 si terrà una conferenza stampa, nel corso della quale prenderanno la parola il ministro Emma Bonino e Marco Pannella a nome dei compagni che dal 16 aprile conducono l'iniziativa nonviolenta sulla pena di morte con lo sciopero della fame ad oltranza, e gli esponenti nazionali delle forze politiche che vorranno condividere la grande occasione di lotta e non solo di testimonianza che noi offriamo loro.

Nel corso della conferenza trasmetteremo anche il messaggio delle compagne e compagni che, da sabato alle 13:40, stanno occupando la sede Rai.

 

 

Fonte: www.radicali.it


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