Il doppio cognome dei genitori e i tempi infiniti della pratica. Urge la legge!
Donatella con Alice... Poretti (a quando anche... Donvito?)
Donatella con Alice... Poretti (a quando anche... Donvito?) 
29 Maggio 2007
 

La vicenda del cognome di mia figlia Alice è davvero esemplare, ne dice tanto sulla lungaggine dell'amministrazione comunale e giudiziaria e sulle dinamiche perverse di attribuzione del doppio cognome ai figli naturali di genitori non sposati. Questa la trafila affinché la stessa potesse avere il mio cognome e quello del mio compagno suo padre, Vincenzo Donvito. Valuti chi legge e, soprattutto, i senatori che oggi discutono in Aula sulla riforma della norma in materia, dopo che in commissione l'avevano bocciata.

Premesso che non è prevista l'attribuzione immediata del doppio cognome, anche in caso di accordo fra i genitori che intendono procedere al riconoscimento immediato, occorre riconoscere disgiuntamente il neonato affinché intanto assuma il cognome della mamma.

1 - Nel mio caso, Alice ha preso il mio cognome, con mia dichiarazione allo Stato Civile. Solo successivamente -e con tutti i rischi che tale ritardo comporta- è intervenuto il riconoscimento del padre, non tanto perché non fosse sua intenzione farlo prima, ma perché appunto, “così si fa” se si vuole ottenere il doppio cognome.

2 - In tal sede i genitori dichiarano di voler aggiungere il cognome paterno a quello materno, di pacifico e comune accordo.

3 - L'ufficiale di Stato Civile non può tuttavia aggiornare l'atto di nascita del neonato (che nel frattempo ha già qualche mese), ma deve chiedere e ottenere un parere del Tribunale per i Minorenni. E qui cominciano i guai e le assurdità della procedura!

4 - In primo luogo il Tribunale non fa nessun accertamento di alcun tipo, né sente i genitori, né si informa di alcunché, ma si limita di fatto a ratificare il loro accordo. E menomale!

Ciò nonostante passano mesi dalla richiesta all'emissione del provvedimento che impiega quattro giudici dell'Ufficio. La richiesta dell'ufficiale dello Stato Civile arriva in data 19/07/2006 e il provvedimento è del 20/12/2006! Naturalmente positivo.

5 - E non finisce qui!! Il provvedimento che ha carattere decisorio e ordinatorio deve esser notificato legalmente ai genitori e all'Ufficiale dello Stato Civile per le modifiche del caso e per le eventuali impugnazioni. Ebbene io, ad oggi, non ho ancora avuto la notifica in questione ed evidentemente neppure il Comune di Firenze, dove risiedo!! Sono passati cinque mesi dal via libera del Tribunale dei minori e ancora il provvedimento non è stato neppure portato agli ufficiali giudiziari (i quali si sa, sono anch'essi ingolfati e con ogni probabilità ci impiegheranno un bel po').

6 - L'avv. Claudia Moretti ha oggi ritirato copia informale dell'ordinanza, dovendo le notifiche esser effettuate direttamente alle parti e all'amministrazione. Dunque nemmeno con l'aiuto di un legale si può accelerare la pratica.

Insomma, verosimilmente per il 2008, forse e solo forse, Alice avrà il doppio cognome dei propri genitori, e forse nel 2009 saranno concluse tutte le modifiche che ne conseguono, quale ad esempio il cambio del codice fiscale.

Che senso ha tutto ciò? È o non è uno spreco di tempo, di denaro e un passaggio di carte del tutto inutile? Saprà oggi il Senato comprendere questa urgenza e non farsi prendere da quei bizantinismi clerico-maschilisti che avevano indotto la commissione a suo tempo a non esprimersi?

 

Donatella Poretti

 

 

Qui la mia proposta di legge in materia


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