Spinus
Lottiamo per Felix 
Prigioniero nei laboratori di vivisezione della Oxford University
25 Maggio 2007
 

Felix è il nome scelto dal Dottor Tipu Aziz per un macaco, destinato a subire esperimenti e torture nei prossimi anni. Tipu Aziz è dichiaratamente insensibile alle torture inflitte agli animali, eppure ha dato un nome a un animale che userà come schiavo. Aziz lo ha ammesso tranquillamente: se fosse per lui, ucciderebbe gli animali per sottoporli a sperimentazioni cosmetiche, e ritiene inoltre che si dovrebbero usare in laboratorio anche le grandi scimmie. Il termine latino Felix significa “Felice”. Crediamo abbiano fatto apposta a dare questo nome a una scimmia che verrà imprigionata e torturata sistematicamente dai vivisettori dell'Università di Oxford.

Attualmente non siamo in grado di dire per quanto tempo Felix verrà lasciato vivere. La sua vita potrebbe assomigliare a quella degli “Oxford Two”, due macachi cerebralmente lesi da un intervento chirurgico e forzati a subire 15 anni di sevizie, incarcerati nei laboratori della Oxford University. Una cosa è comunque certa: se non agiamo ora, Felix non sarà più in grado di riaffacciarsi sul mondo esterno e vedere i suoi simili. Felix vivrà, sotto tortura e alla fine morirà senza aver conosciuto la libertà, un suo diritto fondamentale.

Ricordiamo George, reso cieco e ridicolizzato da un ricercatore della Oxford University; lo stesso ricercatore è stato indagato con accuse di crudeltà inflitte a un macaco di nome Jez. Ricordiamo anche Bjee, un'altra vittima dei vivisettori di Oxford.

È di vitale importanza non dimenticare Felix. È la sua unica possibilità di sopravvivenza al verdetto sentenziato dai suoi maltrattatori. È imperativo combattere per Felix e per il suo diritto alla vita! Per il diritto a una vita senza sofferenze... Felix non è un numero. È un individuo, proprio come gli altri animali tenuti prigionieri e torturati alla Oxford University. Non permettiamo che Felix venga trasformato in un altro ricordo come George, Jez, Bjee e gli Oxford Two!

Il filmato ha mostrato Felix tenuto su una sedia di contenzione, pronto a essere condizionato dai vivisettori della Oxford University per la sua futura vita di tortura. La telecamera mostra che il “condizionamento” di Felix avviene “volontariamente”. Chi è stato testimone della dura realtà della vita in laboratorio, come infiltrato, e ha pubblicato la sua storia e mostrato le prove al pubblico, direbbe che questa è solo una rappresentazione mistificata di ciò che succede nei laboratori, e che la presentazione ai media è palesemente di parte.

Non dimentichiamo che nessuna scimmia, cane, gatto o altro animale, noi compresi, si presterebbe mai volontariamente a essere mutilato o macellato o avvelenato. Si tratta, in sostanza, di andare contro l'istinto di sopravvivenza, che serve in generale ad evitare il dolore, la sofferenza e ovviamente la morte. Per poter esercitare il controllo, l'oppressore deve disporre di una vittima collaborativa. Il potere di un vivisettore o di un tecnico di laboratorio sta nella paura che riesce a infondere nelle sue vittime. La realtà della vita di Felix è che non gli verranno mai concesse gentilezze, mai avrà dignità, né riceverà rispetto da parte dei suoi torturatori. Gli verrà insegnato ad avere paura.

Dall'Italia, non potendo partecipare ai presidi organizzati nel Regno Unito, non si potrà fare molto, ma, man mano che vi saranno iniziative a cui partecipare via mail, le segnaleremo. Invitiamo per intanto a guardare il video e firmare la petizione.

 

LEAL Sezione di Sondrio

(da 'l Gazetin, maggio 2007)


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