Somministrazione controllata di eroina. Bene il presidente Bresso 
Ma il governo non può più tirarsi indietro: occorre una nuova legge
16 Maggio 2007
 

Dopo la decisione del Sindaco di Milano, Letizia Moratti, di non distribuire più gratuitamente siringhe ai tossicodipendenti e dopo le esternazioni del Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, su droghe e proibizionismo in favore di quest'ultimo, oggi arriva un'importante apertura sulla somministrazione controllata di eroina da parte di Mercedes Presso (foto), presidente della Giunta regionale del Piemonte. La Bresso per affrontare il fenomeno della droga ha, infatti, dichiarato di voler prendere esempio dai risultati positivi che questo tipo di sperimentazione ha dato a Zurigo, in Svizzera.

Un plauso al Presidente Bresso. La soluzione per affrontare il problema della droga non è solo punire e vietare. Non lo dico io ma i dati sulla diminuzione della criminalità e delle morti per tossicodipendenza che si registrano nei Paesi in cui si fanno politiche che affrontano e gestiscono la realtà.

Anche la Federazione internazionale della Croce Rossa ha da poco approvato un documento in cui ha annunciato che la loro nuova strategia globale per la lotta alla droga sarà improntata anche sulla riduzione del danno.

In Italia, invece, viviamo una situazione paradossale: la legge che regola le tossicodipendenze, la Fini Giovanardi, è del precedente Governo, dichiarata dal Governo attuale come inadeguata. Dopo quasi un anno e mezzo non c'è stata nessuna modifica della Fini-Giovanardi; il Parlamento non ha calendarizzato nessuna proposta di legge e non è stata cercata nessuna convergenza, anche trasversale, per rivedere la materia in maniera organica e in direzione non repressiva e punizionista. Il Ministro per la Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, ha cercato un accordo, che nella maggioranza non c'è, per scrivere un disegno di legge sulle tossicodipendenze, bloccando di fatto l'iniziativa parlamentare.

È cronaca quotidiana che l'incremento di alcuni reati è legato a problemi di tossicodipendenza, ma il Governo e il ministro Ferrero sembra che facciano finta di non vedere. Invece occorre dare una data limite entro la quale presentare, o rinunciare a presentare, un disegno di legge sulla materia. Potrebbe essere il 26 giugno, giornata mondiale contro la droga.

 

Donatella Poretti


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