Diario di bordo
Family day. Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Le balle di certi politici
14 Maggio 2007
 

È proprio vero che tra il dire e il fare c'è' di mezzo il mare. La manifestazione di sabato a Roma, il “Family Day”, ha visto la partecipazione di numerosi politici, in maggioranza di centro-destra, che hanno ribadito la loro volontà di “difendere la famiglia”. A parte le incoerenze personali, per le quali la manifestazione si sarebbe dovuta chiamare Families Day invece di Family Day, a costoro, che hanno governato per un periodo e con una maggioranza mai visti dalla nascita della Repubblica italiana, ci piacerebbe chiedere cosa hanno fatto per il sostegno alla famiglia, visto che le difficoltà sono prevalentemente di carattere socio-economico.

Ci si stupisce del fatto che in Francia le coppie hanno un numero di figli impensabile in Italia. Le ragioni le possiamo comprendere analizzando la percentuale di tasse in più che nel 2006 una famiglia italiana ha pagato rispetto ad una analoga francese, con un reddito da lavoro dipendente e con due figli a carico.

 

1. Reddito di 25.000 euro l'anno.....+ 4826%
2. Reddito di 50.000 euro l'anno.....+ 424%
3. Reddito di 75.000 euro l'anno.....+ 325%
4. Reddito di 100.000 euro l'anno...+ 183%
5. Reddito di 150.000 euro l'anno...+ 111%.

 

Come si vede la percentuale di tassazione in più che paga una famiglia italiana rispetto a quella francese è davvero sconvolgente e a pagare di più è proprio la famiglia con reddito basso, con un +4.826% (quattromilaottocentoventisei)!!!

E certi politici ci vogliono far credere che vogliono “difendere la famiglia”. Nella laicissima Francia le famiglie sono tutelate, come si vede, senza l'intervento del Vaticano.

Ci prendono in giro? Ovvio che sì!

 

Primo Mastrantoni, segretario Aduc


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276