Lo scaffale di Tellus
Elena Vesnaver. La faccia nera della luna
07 Maggio 2007
 

Martedì 15 maggio 2007 alle ore 20:30

 

presso la Biblioteca Comunale di Romàns
di via Roma, 6 - Romàns d'Isonzo (GO)

per

Giallo in Biblioteca”

si terrà la presentazione del libro

 

LA FACCIA NERA DELLA LUNA

di Elena Vesnaver

edito da Magnetica Edizioni, Napoli

 

Mentre scendevo le scale e riprendevo la sacca che avevo lasciato in portineria, mi chiesi perché non gli avessi detto proprio tutto quello che mio padre mi aveva raccontato al telefono, in fondo non cambiava la sostanza della storia. O forse sì? Forse sapere che la bambina morta si chiamava Sara anche lei, questo cambiava la sostanza della storia e ancora di più la cambiava il fatto che era la figlia di Enrico. E che Enrico era uno di noi, quella mattina di inizio estate, a Villa Bardi.

 

 

Elena Vesnaver, chi sono...

Sono nata a Trieste il 21 febbraio 1964 e questo fa di me una Pesci ascendente Gemelli con la luna in Pesci, come Sarah Bernardt. Sarà per questo che, all'età di dodici anni, ho deciso di diventare attrice. O forse è stata semplicemente una reazione alla mia devastante timidezza.

Timidezza sicuramente mai scomparsa, ma accuratamente tenuta a freno durante i tre anni d'Istituto d'Arte Drammatica e i tanti sceneggiati radiofonici registrati presso la sede RAI di Trieste dove, tra i diciotto e i ventitré anni ho interpretato un pulcino, Maria Callas bambina, Mozart bambino, il bambino di una cantante lirica, una bambina, un altro pulcino, Gershwin bambino, la figlia, il figlio, un nipote.

Visto che i provini non mi sono mai piaciuti, nel 1988, insieme a Maurizio Silvestri, ho fondato Teatrodellaluna e ho iniziato a scrivere i testi dei nostri spettacoli. Ho cominciato anche a compilare fatture, 740 e libri contabili, a pensare a costumi, scenografie, furgoni, chilometri e alberghi.

Sicuramente fare qualche provino ogni tanto sarebbe stato molto meno faticoso.

Nel 1990 ho incontrato il Teatro di Strada che, oltre a scrollarmi di dosso un po' della mia pigrizia, mi ha spinto ad affrontare mostri sacri come Brecht e Beckett e classici della letteratura per l'infanzia come Alice, Pinocchio, Willy Wonka e tutta la sua fabbrica di cioccolato.

Nel frattempo amici e fidanzati mi chiedevano perché non provavo a scrivere qualcosa di diverso da uno spettacolo. Ce n'è voluto di tempo (ricordate la pigrizia?), ma alla fine li ho accontentati, più che altro per farli stare zitti e visti i risultati lusinghieri ottenuti finora, credo proprio di doverli ringraziare.

Scrivere è faticoso, come recitare.

Quando mi siedo davanti al computer mi vengono in mente almeno dieci cose più interessanti che potrei fare in quel momento.

Magari lavare il pavimento.

Quando sta per cominciare lo spettacolo mi vengono in mente cinquanta cose che potrei fare in quel momento, invece di morire di tensione. Magari avere una vita normale.

Ma recitare e scrivere continuano ad essere le due cose che mi riescono meglio e mi piacciono di più.

Oltre a lavorare all'uncinetto, fare spese, leggere Dickens, Proust, Simenon e Philip Roth, ascoltare Tom Waits, Madonna, i Radiohead, guardare i film di Peter Sellers, Anthony Hopkins fascinoso cannibale, il vino buono, il gelato all'amarena, i profumi, Ellen Ripley, fotografare...

Niente male per una pigra.

Da bambina sognavo che da grande avrei fatto l'attrice e la scrittrice.

Be', ci sono riuscita.

Ed è molto meglio di come me l'immaginavo.

 

www.elenavesnaver.it


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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276