Poesia & Blog
Stefano Guglielmin: plurilinguismo. Poesia & Blog 11
Anila Resuli
Anila Resuli 
07 Maggio 2007
 

Due blog che riassumono la vocazione plurilinguista della poesia italiana contemporanea, tesoro in particolare della giovane generazione. La singolarità di questi due bloggers sta nelle scelte operate: Anila Resuli si mostra innamoratissima del cinese e del giapponese, lingue che sta studiando con passione, mentre Federico Federici ci apre una splendida porta, fra le altre, sulla poesia russa contemporanea e sul proprio mondo.

 

 

Parola nomade

http://parolanomade.blogspot.com


 

Anila Resuli è una giovane poetessa d’origine albanese, in Italia da una decina d’anni e assai conosciuta nella blogsfera. Collabora infatti a diversi progetti in rete, quali le «letture» su Oboesommerso e la rubrica sulla poesia albanese contemporanea in Blanc de ta nuque. La caratteristica più saliente del suo blog, oltre all’eleganza (un misto di leggerezza ed essenzialità tutte orientali), sta nel tentativo di «fare conoscere altre culture, altri modi di vedere la scrittura e soprattutto – mi spiega – di contenere le mie ricerche e le mie letture in una scatola dai muri di vetro così che tutti possano magari “acquisire” qualcosa. È un voler divulgare quello che qui in Italia è poco conosciuto o lasciato al caso». E così, se apriamo la pagina e clicchiamo in alto a destra il tagliandino “pull”, scende appunto una lista-siparietto con un menù assai raro, fatto di poesia africana, cinese, coreana, giapponese, greca, russa e, naturalmente, albanese, oltre che il rinvio a due siti personali, dove si possono leggere sue poesie in italiano (talvolta tradotto nella sua lingua madre) e in inglese. Altro particolare: per lasciare un commento, si clicchi il numero che segue la data e poi si vada, sulla destra, al riquadro “one response”.

Questo sito costituisce invero il punto d’arrivo di un percorso iniziato nell’autunno scorso: «Il primo blog che ho aperto era quello sulla cultura cinese. Venivano visto soprattutto studenti della facoltà di mediazione linguistica e anche qualcuno con più importanza, essendo comunque una specie di raccoglitore di informazioni riguardanti la Cina». Sito nel quale era possibile (ma lo sarà ancora, fra breve) ascoltare musica cinese e giapponese di non facile reperibilità. Differente il progetto di Parola nomade, che invece «è nato pensando al pensiero mutevole, alla parola che per ogni cultura ha un’impronta diversa, una parola nomade, appunto, che incarna i diversi volti delle immagini».

 

 

Le Serpent Tout Entier… und die Schlange kroch unter den Baum

 

http://leserpent.wordpress.com

 

Antonio Diavoli alias Federico Federici, fisico savonese del 1974, tra i più eclettici bloggers che ho incontrato, ha messo in rete un labirintico edificio centrale, Le Serpent Tout Entier (sottotitolo: e il serpente strisciò sotto la pianta), dal quale, mi dice, «sono accessibili altre stanze dedicate a tematiche specifiche (prosa, poesia, voci, immagini, pittura, video, e-book e altro)», così da formare una sorta di «archivio aperto alla lettura di chiunque e, al tempo stesso, una forma di scrittura en plein air, viva e diretta e sotto gli occhi di tutti». L’organizzazione del sito è invero assai articolata, ma di facile utilizzo, essendo i links disposti per argomenti e subito visibili nel lato superiore della pagina e avendo le etichette collocate sotto il titolo del post.

Non è un caso che il bacino d’utenza dei lettori (una quarantina al giorno) sia l’Europa intera, dalla Svizzera alla Finlandia, dalla Spagna alla Lituania, dalla Germania all’India, e ciò perché Federico è un ottimo traduttore dall’inglese, dal francese e dal tedesco. Ed è proprio da questo impasto linguistico, unito alla sua passione per la lingua e la cultura russa, che si trae maggior giovamento girando queste stanze, fra le quali incontriamo Teatro di Voci, juke box poetico, dove possiamo apprezzare la lettura della stessa Anila Resuli, ma anche di Ilaria Seclì, Renata Vargová, dell’incredibile Nika Turbina e dello stesso Federici. Altro spazio sorprendente è Pasduchat «dedicato alla fotografia e alla pittura: i post contengono solo titolo dell’opera e immagine, in una pagina scura, con scritte blu, al limite del visibile. L’assenza quasi completa di parole – aggiunge Federico – impone una diversa atmosfera, raccolta e silenziosa», in forte contrasto con il resto del sistema. Consiglio infine di non perdersi le lettere scritte a Florinda Fusco intorno al tema della “poesia cubica” in Amelia Rosselli. Le trovate nei “top posts”, appena sotto il calendario.

 

 

Stefano Guglielmin


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