Droga. La sentenza del Tar del Lazio conferma l'urgenza di riformare la Fini-Giovanardi
15 Marzo 2007
 

Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del ministro della Salute, Livia Turco (foto), che aveva innalzato da 500 milligrammi a 1 grammo la quantità massima di detenzione di cannabis, al di là della quale scattano le sanzioni penali.

Rivolgiamo un appello al ministro perché non molli e faccia ricorso al Consiglio di Stato. L'innalzamento della quantità massima di detenzione di cannabis previsto da questo “Decreto Turco” è solo un timido provvedimento che potrebbe attenuare i danni della legge Fini-Giovanardi. Una legge voluta e votata dal Governo Berlusconi, ma che, grazie all'inerzia di Governo e Parlamento, è stata fatta propria e gestita dal Governo Prodi.

Mercoledì prossimo le commissioni Giustizia e Affari Sociali della Camera si riuniranno per un'audizione del ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che riferirà sulle intenzioni del Governo di rivedere l'attuale approccio proibizionista e punizionista in materia.

Questa sentenza del Tar del Lazio conferma l'urgenza di mettere in calendario tutte le proposte di legge sulla droga. Ben venga un disegno di legge del Governo, ma nel frattempo, la Camera metta subito in calendario la discussione delle leggi già depositate.

 

i deputati radicali della Rosa nel pugno
Donatella Poretti
, Marco Beltrandi, Daniele Capezzone, Sergio D'Elia, Bruno Mellano, Maurizio Turco


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