Laboratorio
I cercatori d’oro della Valtellina sul podio in diverse competizioni
Chiara Periti (I classificata) e Gioele Tonelli (II class.) con l
Chiara Periti (I classificata) e Gioele Tonelli (II class.) con l'allenatore Andrea Periti 
30 Giugno 2023
 

L’interesse per la ricerca dell’oro cresce in Valtellina, grazie all’attivismo di Andrea Periti, un sondriese che da anni dedica gran parte del suo tempo libero a coltivare questa passione, contagiando anche i figli. Infatti, Chiara e Mattia seguono il papà in quella che è diventata una vera e propria fonte di soddisfazione per tutta la famiglia, ottenendo ottimi piazzamenti nelle competizioni di settore, che li porta a macinare nel corso dell’anno km per raggiungere i vari torrenti e in particolare le arene delle gare, anche all’estero. Mattia, lo scorso anno a Zlotoryja in Polonia è riuscito a vincere contro avversari titolatissimi, arrivati un po’ da tutto il mondo, aggiudicandosi il titolo di vice campione mondiale, con il secondo posto. Anche Chiara ha già al suo attivo diversi primi posti, non solo nella categoria under 16, ma anche in quella delle “donne”. È infatti la campionessa italiana in carica, titolo conferitogli domenica 25 giugno a Zubiena (Biella), con il primo posto, seguita in seconda posizione da Gioele Tonelli, durante la competizione di valenza nazionale alla quale si iscrivono da diverse nazioni. La manifestazione è organizzata dall’Associazione piemontese ABCO.

I partecipanti dell’edizione 2023 oltre che dall’Italia, con Piemonte, Lombardia e Liguria, arrivavano anche da Francia, Germania, Austria, Repubblica Ceca e Romania. Il luogo dove si tengono annualmente le competizioni è la Gold panning Arena Victimula, a Zubiena, in provincia di Biella. L’arena è immersa nella Riserva Naturale Speciale della Bessa, l’antica miniera d’oro a cielo aperto di epoca romana dove si può visitare anche il Museo dell’Oro e della Bessa. Le gare si svolgono in grandi vasche piene di acqua, dove i concorrenti, muniti di batea lavano un secchio pieno di ghiaia nel quale i giudici nascondono da 5 a 12 pagliuzze d’oro: vince chi è in grado di trovarle nel minor tempo. Al campionato italiano di quest’anno ha preso parte anche Giorgio Bogni, geologo che fa parte del cast della docu-serie italiana in onda su DMAX dal titolo “Monte Rosa: La miniera perduta”, che si è intrattenuto con i ragazzi per raccontare le sue esperienze e mostrare la pepita che aveva trovato in una delle sue spedizioni.

«Non si diventa ricchi con questo hobby, però quella della ricerca dell’oro è un’attività che può essere gratificante. È molto formativa soprattutto per i ragazzini» commenta Andrea Periti «perché consente loro di stare a contatto con la natura, frequentando boschi e corsi d’acqua, incentiva la conoscenza del territorio, permette di mettersi alla prova e magari di scoprire delle potenzialità.

Abitua alla fatica e stimola il confronto continuo con se stessi e con gli altri con spirito critico. Un ruolo fondamentale per permettere di portare avanti questo percorso è quello dei genitori».

«Abbiamo conosciuto Andrea lo scorso anno», dichiara Paola Mara De Maestri, mamma di Gioele Tonelli, «dopo aver visto un servizio su una TV locale che lo riguardava. L’ho subito contattato, in quanto mio figlio è un collezionista di minerali e in famiglia seguiamo le varie trasmissioni che riguardano la ricerca dell’oro. Andrea, che ringrazio per aver preso a cuore Gioele, ci ha invitati ad una dimostrazione che teneva con i figli a Poggiridenti, aperta ai bambini. Ci ha poi suggerito l’iscrizione al campionato italiano 2022. Nel frattempo ci siamo allenati con lui varie volte, sia utilizzando una piscinetta, sia andando direttamente nel letto di un torrente. Sempre molto disponibile ci ha messo a disposizione la sua competenza nel settore e anche gli attrezzi del mestiere, prestandoci anche l’indispensabile batea. Anche quest’anno abbiamo partecipato al campionato italiano e Gioele ha preso la sua prima medaglia. Ritengo, anche come insegnante, che potrebbe essere un’interessante novità quella di promuovere dei laboratori sull’argomento nelle scuole e magari, sempre con il contributo di qualche ente, riuscire ad organizzare una competizione in Valtellina. Sarebbe motivo di valorizzazione del nostro territorio e attrazione turistica».


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