Ordine di farfalla
Carlo Forin. Due alleluja nel salmo 148
13 Marzo 2023
 

Il salmo 150 ci ha fatto etimare ebr. tehillim da zum. tehil-il-lim.

Confortato, esamino “L’alleluja del Creato” del salmo 148 visto da D.M. Turoldo (I Salmi, edizioni San Paolo, 2015: 505) costituito da Due alleluja: evoca l’archetipo antico DA DUE UNO che univa il Cielo con la Terra nella visione zumera. 

L’archetipo antico DA DUE UNO viene letto col moderno DA UNO DUE da padre Turoldo correttamente senza sapere degli archetipi: 

Corale cantico delle creature guidato dall’uomo che presiede questa liturgia cosmica di lode, il Salmo 148 è composto da due possenti alleluja! Il primo è quello che risuona nei cieli ed ha cantori astrali (vv. 1-6). Il loro inno è la celebrazione della creazione della provvidenza divina (vv. 5-6). Il secondo alleluja! È intonato dalla terra rappresentata da un alfabeto di creature (ventidue esseri creati che costituiscono il nostro orizzonte terrestre) che celebrano l’azione creatrice e redentrice di Dio (vv. 13-14). Tutti gli abitanti del cielo e della terra sono, quindi, convocati nel tempio cosmico per una preghiera ‘sinfonica’ al loro unico Signore, Creatore e Salvatore.

Alleluja! Al Signore cantate! 

Il Signore lodate dal cielo, 

dagli altissimi cieli alleluja: 

 

voi angeli tutti, lodatelo, 

voi spiriti a schiere, lodatelo; 

 

voi, sole e luna, lodatelo; 

voi splendidi astri, lodatelo; 

 

voi cieli dei cieli, lodatelo, 

voi acque dei cieli, lodatelo; 

 

una lode ascenda al Signore, 

dal suo ordine furono creati; 

 

e da lui stabiliti per sempre; 

a lor diede immutabile legge. 

 

E lodate Iddio dalla terra, 

voi mostri di tutti gli abissi; 

 

fuoco grandine neve e nebbie, 

e il vento che porta tempeste: 

 

tutte le forze al suo comando, 

obbedienti alla sua parola; 

 

voi monti e ogni collina, 

tutti i cedri e piante da frutto; 

 

voi fiere e ogni animale, 

ogni rettile e alata creatura. 

 

Re potenti e popoli tutti, 

voi giudici d’ogni paese; 

 

voi giovani con le fanciulle, 

voi pargoli insieme con gli anziani: 

 

date lode al Signore Iddio, 

poiché solo il suo nome è sublime: 

 

cieli e terra riempie di giooa; 

di potenza riveste il suo popolo: 

 

questo il canto del suo Israele, 

il suo figlio amato, allelua. 

Forte di questa unità del Cielo con la Terra vado a leggere in zumero alleluja: 

Al le-el (= lil)-u3-i7a 

Specifico i zumerogrammi: 

al- 

conjugation prefix before verbal root used immediately before stative verbs; indicates: 1) distance; 2) the speaker is not involved, or 3) the lack of a transitive relationship. Halloran: 16.

le-el  

(cf., lil2). Halloran: 157. 

lil2 

n., wind, breeze; breath; infection; haunting spirit (of a place); phantom, ghost; back or open country (reduplicated li, ‘cedar scent’? No: circolo simmetrico a ili5: che sorge, de Hum-ili5-ta-Ash). 

v., to infect. 

Adj., haunted (infestato –dagli spettri. 

-u3

Represents 2.sg. pronominal prefix after mu- in Gudea period. Halloran: 286. 

-i7a

Luogo. 

Leggo Al-lil5-u3-ia: alto distante Vento che nomina in Terra. Vento zumero è En-lil, Signor Vento pari allo Spirito (Santo) di Dio biblico.

La distanza antica fu il motivo della discesa del Salvatore in Terra.

Sono stupito del fatto che il salmo 148 sia leggibile in modo chiaro dall’archetipo che ho desunto da Elemire Zolla e da Alfonso Archi indispensabile per togliere dall’isolamento la lingua zumera fissato dal positivismo.

 

Carlo Forin


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