Diario di bordo
Monti e Zanella. Lettera aperta su Qatargate
Eva Kaili con Saad bin Sherida Al Kaabi, Ministro di Stato per l
Eva Kaili con Saad bin Sherida Al Kaabi, Ministro di Stato per l'Energia del Qatar (Twitter) 
14 Dicembre 2022
 

Siamo cittadini italiani ed europei indignati per il caso di corruzione reso noto a seguito delle indagini condotte dagli inquirenti belgi e dei conseguenti provvedimenti cautelari adottati dalla magistratura belga a carico di componenti del Parlamento europeo e di persone a loro vicine, con incarichi pure in associazioni non a scopo di lucro.

Come cittadini europei ci conforta che gli anticorpi messi in funzione dalle autorità locali abbiano avuto efficacia, al contrario di quanto avviene in sistemi autoritari o non altrettanto decisi ad agire tempestivamente. Ma questo non basta, in quanto lascia perplessi la constatazione che non sono stati definiti metodi trasparenti di vigilanza in grado di regolamentare e tenere sotto controllo le cosiddette lobby interne o esterne alle istituzioni europee e le indebite ingerenze compiute da stati non appartenenti all’Ue.

Al di là di queste considerazioni, è indubbio che sia sconfortante il fatto che al centro dello scandalo vi siano nostri connazionali che del mandato europeo loro conferito avrebbero dovuto fare una missione e non un motivo per gestire i propri interessi personali. Tale implicazione, oltre a rovinare l’immagine dell’Italia, getta discredito sul nostro Paese e, quel che è peggio a nostro avviso, alimenta i pregiudizi anti europei largamente diffusi sia tra le forze politiche della coalizione governativa che nell’opinione pubblica.

Riteniamo pertanto che si debba prendere una posizione unanime e non speculativa contro chi si è reso responsabile di un atto indecoroso e riprovevole, senza escludere opportune azioni legali da parte delle categorie più danneggiate dall’accaduto. Non si può infatti permettere che uno sparuto gruppi di persone meschine, prive di etica e di moralità, possano offuscare l’esempio di cittadini e servitori dello stato che hanno sacrificato la vita nella difesa di valori condivisi, come Ilaria Alpi, Paolo Borsellino, Carlo Della Chiesa, Giovanni Falcone e tanti altri che hanno combattuto il malaffare. E un doveroso pensiero va all’indimenticato ex presidente del Parlamento europeo David Sassoli, prematuramente scomparso, che ha speso gran parte del suo impegno politico a sostegno della causa europeista in maniera del tutto limpida e disinteressata.

È dovere di tutti prodigarsi con azioni incisive per restituire dignità e fiducia al sistema Paese e all’Unione europea, per far procedere di pari passo l’Italia con l’Europa. 

 

Guido Monti - responsabile del Comitato provinciale per l’Europa di Sondrio

Paolo Zanella - membro del direttivo della sezione di Milano del Movimento federalista europeo


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