Telluserra
Maria Lanciotti: Per chi ama, per chi è amato.
18 Febbraio 2007
 
Auguri a tutti gli innamorati. Della terra, del sole, del vento, del mare, della notte del giorno.
Auguri a chi conosce l’amore per averlo sofferto e goduto, per essersi lasciato straziare dai suoi lacci con le punte annodate. A chi non conosce l’amore ma ne ha nostalgia come delle acque odorose del grembo materno.
Auguri a chi dell’amore ha paura e non retrocede, a chi davanti all’amore piega le ginocchia. A chi non chiede mai “tu mi ami?”, ma dice: “Io ti amo”.
Io ti amo.
Io ti amo.
Io ti amo.
Ti amo mio amore sognato, mio amore perduto, mio amore ritrovato.
Ti amo in ogni respiro, in ogni battito di ciglia, in ogni lacrima non versata.
Ti amo per quello che mi hai dato e per quello che mi hai negato, per quello che sei e per quello che non sei.
Ti amo perché ho bisogno d’amare, e t’invento ogni giorno, e ogni notte ti abbraccio.
Perché tu sei la terra, il sole, il vento, il mare, la notte e il giorno.
Amo la tua verità e i tuoi inganni, quello che mi hai insegnato e quello che mi hai fatto dimenticare.
La tua presenza e la tua assenza. Il tuo isolamento e il tuo invocare il mio nome quando pensi che io non ti senta.
La tua pelle di tiepido marmo, i tuoi occhi che non mi rispecchiano.
 
Auguri a tutti gli innamorati. Del proprio lavoro, della propria fatica, dei fallimenti
e delle piccole grandi conquiste.
Auguri a chi conosce la vita e ama vivere nonostante tutto. A chi non conosce la vita ma ne ha desiderio come della prima ciliegia sul ramo.
Auguri a chi davanti alla vita si pone stoicamente, a chi davanti alla vita s’inchina umilmente. A chi non chiede mai “Perché sono nato?”, ma dice: “Io sono nato”.
Io sono nato.
Io sono nato.
Io sono nato.
                      
Maria Lanciotti
 

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