Son forse stata un animale selvatico
in giorni lontani, in una delle mie vite passate?
Perciò mi sento sorella, vicina alle cose viventi,
mentre temo l’Uomo tiranno?
Inerme, le lisce piume grigie,
si agita forse in me l’anima di un uccello?
Il canto infelice, l’amore per la libertà –
da essa, sì, mi vengono entrambi.
Oppure nella mia più remota esistenza
son forse stata uno stelo verdeggiante?
Perciò mi aggrappo alla mia madre terra
e in lei riposo, nel suo grembo bruno.
Trad. Sara Ferrari