Ordine di farfalla [15-23]
Carlo Forin. La lingua
14 Agosto 2022
 

Distinguo la lingua scritta, che può venir letta, dalla lingua parlata, che può essere ascoltata, dalla lingua del corpo, che può venir osservata. Queste tre dimensioni della lingua meritano di venir osservate insieme.

Cattivi maestri possono obnubilare narro < narru.1  

Il maestoso zulu è espresso in una diade: zu-lu. Osservata bene, zu-lu combina En-Zu, “signora sapienza”, la dea luna.2 

Tutt’ora i sumerologhi faticano a riconoscere la dea luna e, di conseguenza, i zumeri. 

Questo fatto fa emergere l’omissione più clamorosa: i nomi degli dèi sono stati considerati allo stesso modo dei nomi comuni e addirittura negati (perché gli dèi non esistono!). Non smetterò mai di irridere questo idiotismo, che ha relegato i Zumeri in una civiltà perduta senza seguito. È senza seguito per idiotismo. La lingua parlata e scritta dai Zumeri è tuttora considerata perduta senza seguito dai sumerologhi e dai loro seguaci.

 

Carlo Forin

 

 

1 Sono contento di aver scritto in nota al primo articolo di “Ordine di farfalla”: 

«“Narru (Larru) nome di Enlil, pochissimo attestato”: A cura di Giorgio Castellino, Testi sumerici e accadici, Utet, Torino 1977: 500, nota 2. En = Signor, lil = vento. Testo: Narru, il re degli dèi, creatore degli umani; il maestoso Zulu. Zulummar [=Ea: Zulum, forma abbr.], che scavò l’argilla per essi [Zulummar è il 35° nome dei 50 di Marduk, il più potente in forza di nome di tutti i nomi, nda]; la regina che li plasmò, Mami, fecero dono agli uomini di perverse parole. Menzogne e falsità diedero a loro in permanenza. […]” Dunque, narrare il vero è un’impresa». 

2 en 

n., dignitary; lord; high priest or priestess; ancestor (statue); diviner [EN archaic frequency]. 

v., to rule. 

adj., noble (cf., uru16 [EN] (-n)). John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 61. 

zu, su2 

n., wisdom, knowledge. 

v., to know; to understand; to experience; to be familiar with; to inform, teach (in maru reduplicated form); to learn from someone (with –da-); to recognize someone (with –da-); to be experienced, qualified. 

possessive suffix, your (singular). 

pron., yours. Halloran: 316. 

lu 

n., many; much; man, men, people; sheep. 

v., to be/make numerous, abundant; to multiply, increase; to mix; to graze, pasture (reduplication class [?]) (cf., lug; lu3). Halloran: 159. 

lu2 

grown man; male; human being; house holder; gentleman; someone, anyone; with negation, no one. Halloran: 159. 

-lu 

In the enclitic position of an imperative verb, probably represents the changed conjugation prefix /i/. Halloran: 159. 

lu2 –na – me 

someone, anyone (‘person’ + indefinite pronoun). Halloran: 161. 


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