Ś, viaggiare
Un viaggio “particolare” in Thailandia. Intervista a Mauro Vanoli
13 Febbraio 2007
 

Ai primi di febbraio ho ricevuto una mail da Mauro Vanoli, autore di “Una cadrega in Nepal”, articolo pubblicato su “Sì, viaggiare” nel mese di ottobre 2006. Mi chiedeva la disponibilità a seguirlo, a livello di informazione, sulle pagine della nostra rubrica dedicata ai viaggi, in questa sua “particolare” avventura, che inizia il 14 febbraio. Per conoscere meglio il nostro protagonista e capire in cosa consiste il suo progetto, gli ho rivolto alcune domande, rimanendo d’accordo che periodicamente ci aggiornerà sui suoi percorsi e sulle sue esperienze.

 

Com’è nata la tua passione per i viaggi? 

Se parliamo di viaggi con la bici, be', trovo sia il mezzo più friendly per allacciare rapporti con le Genti dei paesi che vado a visitare: non intimorisce, al limite desta curiosità (se poi ci mettiamo una cadrega e/o un carrello al traino come quello del prossimo viaggio...) e si rivela economico, di sicuro ti permette di vedere molto e ha pochi vincoli …pensa alle trafile burocratiche di una dogana comparato ad un mezzo targato (solo ad esempio). Quella del viaggiare da "selvatiko" (da qui il nick), ovvero all’insegna del viaggiar-spartano senza fronzoli e non necessariamente per un discorso legato al "soldo" ma piuttosto per il piacere di farlo.... praticamente da sempre... Credo che una buona scuola della serie "tenda e sacco a pelo" sia venuta con il frequentare l'ambito scout... dunque parliamo di una ventina d anni fa abbondante!!! (32 oggi, ndr).  

 

Quali sono i luoghi più interessanti che hai visitato? 

Per la natura "differente", l'Islanda; incomparabile... Un cuore fatto di deserti, il verde "attorno", silenzi irreali, un cielo "pulito" e sabbie laviche, geyser, cascate, fiumi, ghiacciai... tutto in "cosi poco"... Da tornarci per godere dell’aurora boreale e per le hot-pot (bagni d'acqua calda!!)...

 

Il 14 parti per un viaggio “particolare” in Thailandia. Come mai hai scelto questa meta? 

Scelta casuale per certi versi, un Paese che visito per la prima volta, ma anche una scelta dettata dal voler "toccare" il Mekong, una sorta di progetto nel progetto che vedrà più avanti la "scoperta" degli altri Paesi lambiti da questo "raccontatissimo" fiume-simbolo. Una scelta anche per quello che sarà la parte pedalata, con una Thailandia lontana da quella metà classica che rimane per via delle sue spiagge da cartolina. Dunque strade di terra battuta, foreste, giungla e popolazioni (a nord) "caratteristiche" che mi auguro di incrociare e "conoscere"....

 

Che cosa intendi per “viaggio particolare”? Cosa ci puoi anticipare? 

Particolare per via dell’alternare in viaggio la bici e una canoa rigida pieghevole. Nella parte pedalata questa verrà trainata (utilizzando la struttura della canoa stessa) su ruota, nella discesa del/dei fiume/i, viceversa, bicicletta caricata o imbragata al fianco... Ma particolare ancor di più, novità del settore, per via dell’avere con me un localizzatore GPRS che, inviando impulsi sms ad un software, sviluppato per l'occasione, segnerà esattamente su una mappa e una pagina dedicata e personalizzata, la mia esatta posizione, permettendo a chi vuole di seguire da casa i miei movimenti, grazie anche ad uno storico di viaggio che "racconterà" dunque il tragitto dall’inizio alla fine...

 

Paola Mara De Maestri

 

Qui per seguire il viaggio di Mauro in Thailandia


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