Dialogo Tf
Guido Monti. A proposito dei nostrani Sovranisti d’Europa...
12 Luglio 2021
 

Alla cortese attenzione
di Primo Mastrantoni, segretario
Aduc

 

Buongiorno, le scrivo qui perché non sono riuscito a trovare altri suoi riferimenti. Ho letto con molto interesse il suo commento apparso di recente su Tellusfolio, il giornale online condotto dall’amico Enea Sansi. Lui mi conosce bene come convinto federalista europeo, da sempre attento ai processi in atto pro o contro l’Europa.

Mi sento di associarmi in pieno alle sue opinioni ed aggiungo che è un’autentica presa in giro il comportamento di certi personaggi politici, che sputano nel piatto in cui mangiano. Ma se è comprensibile che la Meloni, nazionalista autentica alla guida di un partito che nel suo stemma espone ancora la fiamma tricolore del Msi, debba fare buon viso a cattivo gioco accettando supinamente le generose elargizioni dell’Ue tramite il Next Generation EU, molto meno accettabile è la posizione del ’capitano’ Salvini, autentico doppiogiochista che di giorno si finge europeista e di notte trama contro le vituperate istituzioni di Bruxelles. Come si può credere a chi è passato con noncuranza dalla Padania e da ’Roma ladrona’ al sovranismo più spinto e alla spudorata ostentazione di un nazionalismo senza limiti? Stiamo parlando di un presunto politico, in realtà un propagandista d’accatto, che per ben 11 anni ha disonorato l’Italia in Europa in veste di europarlamentare e che per questo si gode adesso un vitalizio immeritato, considerate le sue innumerevoli assenze nell’aula di Strasburgo.

Purtroppo, caro Mastrantoni, questo passa il mediocre scenario politico italiano e fa specie che gli umori di leader di partito come Salvini possano condizionare un esecutivo guidato da una figura carismatica e seria qual è Mario Draghi. I leghisti sono costretti a restare aggrappati a questo governo per poter sopravvivere, fingendo consenso con gli altri partner della coalizione, ma pronti a dissotterrare l’ascia di guerra alla prima occasione (a questo proposito ne vedremo delle belle l’anno venturo in occasione dell’elezione del capo dello stato). Lo ha capito benissimo Enrico Letta, a mio avviso uno dei pochi politici avveduto e capaci del panorama nazionale.

Staremo a vedere come andrà a finire, intanto due evidenze restano indiscutibili: i sovranisti dapprima sono usciti con le ossa rotte dal voto europeo di due anni fa e poi hanno dovuto trangugiare loro malgrado gli effetti positivi determinati dall’emergenza sanitaria sul processo d’integrazione dell’Ue. Le vuote parole lasciano il tempo che trovano, mentre i fatti rimangono a seppellirle.

Cordiali saluti

 

Guido Monti, responsabile del Comitato provinciale per l’Europa di Sondrio


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