Prodotti e confezioni [08-20]
Associazioni/ Laboratorio Poetico, di settembre del 2020
17 Settembre 2020
 

L’attesa

 

Una mattina mi sveglierò
ascoltando di nuovo il rumore del mare…

 

Aprirò le finestre ...indosserò il
suo meraviglioso profumo...
Lo porterò ovunque ...per le vie
e le piazze.

 

Incontrerò
il sorriso di gente ritrovata...
Scenderò sul bagnasciuga e
mi farò coccolare
dalle onde.

 

Aspetterò il tramonto
in compagnia dei gabbiani…

 

Visiterò i caruggi
con i suoi angoli nascosti
con fiori di mille colori e
vetrine ridenti.

 

La sera rivedrò le rondini accovacciate
sopra fili di luce.

 

Rivedrò la luna danzare sopra l'acqua…

 

Alda Volpi

 

 

Fiori nella nebbia

 

Vedo la città

vuota nel sacro silenzio

di anime smarrite

come fiori nella nebbia.

 

Mi affaccio alla finestra

a cercare l’aria libera.

 

Anna Barolo

 

 

Mondo svergolato

 

Questo mondo si è svergolato:

tende ad invadere e limitare i

nostri spazi

con l’egoismo e l’ipocrisia.

Il segreto dell’uomo abita nel suo cuore

ed è da esso che ora

scaturiscono pensieri iniqui.

Ognuno porta una maschera

e ogni giorno della sua vita,

piano piano scopre qualcosa di

nuovo di sé:

c’è chi ama il materialismo

e chi opera scelte precise e diverse.

A tutti necessita guardare ancora

la luce, luce che porta amore.

La nostra è una stagione

con un triste cammino,

bisogna addolcire i sentimenti

perché ci sono già troppe lacrime e tristezza

e anche l’amore ha un limite.

Il mondo sta cercando di reagire:

non vedo la sua forza,

ma sento che grida

e non posso che ascoltarlo.

Il suo è un richiamo:

vuole liberarsi da ogni costrizione.

 

Lucia Mescia

 

 

Nel flusso e riflusso...

 

Nel flusso e riflusso

inarrestabile del tempo,

precipitan nel frantoio,

uno sull’altro, i nostri giorni

grevi di attese inesauste,

di speranze e illusioni,

di gioie e amarezze.

Il nostro romitaggio d’amore

brama grani di consolazione

che sfuggono come sabbia tra le dita,

si dissolvono nel silenzio più fondo.

Siamo naufraghi sulla terra,

nati per morire,

morire per rinascere a vita nuova,

siamo viandanti in attesa

d’un richiamo dall’altra riva

e alfine, nel tempo senza più tempo,

lungo i passi d’ultimo approdo,

in pace poserà il cuore,

immerso nella luce perenne.

 

Marino Spini

 

 

Oltre l’invisibile!

 

Un virus invisibile

ci ha tenuti lontani dal quotidiano,

dalle abitudini e dagli amici,

ma non dalla voglia di imparare,

di incontrarci e di sorriderci

a distanza attraverso uno schermo!

Quella passata è stata una primavera

strana, triste e difficile:

chiusi nelle nostre case e

nei nostri pensieri, ma

nel cuore tanta voglia di tornare

alla normalità, di incontrare

il mondo, di guardarci ancora

negli occhi per leggervi le infinite emozioni

di una vita oltre il silenzio e il buio

della solitudine causate dal covid 19!

 

Come aquiloni sospinti

dal vento dello spirito,

volate cari ragazzi

incontro

alla vita e al vostro futuro che

vi auguro ricco di esperienze,

di gioia, di amore e di amicizie vere!

Insieme abbiamo condiviso

un pezzetto di strada, di vita,

tante riflessioni sul senso della vita,

discussioni, gioie e fatiche!

 

Luciana Marchetti

Traona, 10 settembre 2020

 

 

Poesia feconda

 

Seduto al tavolo
davanti al cibo
Ho sentito una sinfonia.
Una donna incinta apparve...
Come lattiginosa mongolfiera.
Rosea nel viso
e non solo
Masticava lenta un’ala spezzata di pollo,
come lei divisa in due.
E dal suo cielo sul trono rotondo
a volte mi guardava.
Il mio cuore muto di invidia
non l’avrebbe mai lasciata andare via.
“Bellezza come puoi dominarmi?”
Semplice accettazione del tempo...
Sete di interezza.

 

Stefano Ciapponi

 

 

Se...

 

Se non andassi,

amandoti,

per strade sconosciute persino a me stesso.

E non vacillassi,

nell’incognita di un possibile addio.

E non temessi il tuo verdetto...

Se non gettassi in te,

onda anomala,

luci ed ombre mie incontinenti.

E tu non fossi l’urgenza

e la grazia in cui assolvere i miei limiti...

donna mia gentile,

come potrei godere del gusto di te,

salvifico?

E se tu non mi guardassi,

così

generosa e severa,

indicandomi un sentimento vero

e non cedessi in te la mia curiosità

allora...

come potrei capire

mai

l’unicità

di questo prezioso amore

che tu mi insegni?

 

Angela Botta

gennaio 2020

 

 

Per noi

 

Per noi uomini

che fino a ieri

ci prendevamo la mano

ed era cosa da sempre

sfiorare il nostro respiro

in coda ai musei

e il tocco della vita

era l’abbraccio dei nonni.

Per noi uomini

ancora alla ricerca

della nostra primavera

per i giorni che verranno

nascondendo il sorrido

sotto una mascherina,

cattureremo lo sguardo

impaurito di chi cammina

sullo stesso lato del marciapiede.

Stampiamo nella nostra mente

rammendiamo il cuore

perché i nostri figli

e i figli a venire

dovranno di nuovo imparare

sul nostro ricordo

a fidarsi

a stringersi

a sentirsi vivi

nella novella umanità.

 

Paola Mara De Maestri


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