Sė, viaggiare
Enrico Bernardini: Enoturismo. Esempi di buone pratiche ai tempi del coronavirus
Immagine simbolica dell
Immagine simbolica dell'enoturismo (Fonte: https://pxhere.com/it/photo/398923) 
25 Marzo 2020
 

Dal Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2020 emerge, confermando i dati del Report dell’anno precedente, come l’enogastronomia sia sempre più centrale nella scelta di una destinazione turistica, costituendo uno dei driver principali per i viaggiatori di tutto il mondo. Purtroppo, a seguito della pandemia che sta investendo il pianeta, la filiera turistica, come tutti gli altri rami dell’economia, ha subito una improvvisa flessione. Infatti, migliaia di prenotazioni, nonché fiere ed eventi a tema enogastronomico, sono state cancellate in Europa e pare che la situazione tenderà a peggiorare se non si riuscirà a far fronte in modo efficace all'emergenza sanitaria in corso.

L'enoturismo rischia senz’altro di essere uno dei settori più colpiti dal divieto generale degli spostamenti disposto dai recenti Decreti Legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri ma, questo momento di stop forzato, può essere anche considerato come un periodo per ripensare e riprogettare le proprie offerte, nella speranza che nei prossimi mesi la situazione generale si normalizzi. Inoltre i progetti avviati dal Movimento Turismo del Vino Lombardia come, ad esempio, Nuovo Turismo del vino, non sono stati interrotti, ma hanno modificato la modalità di erogazione degli workshop da “in presenza” a “a distanza”, misura attuata anche dalla maggioranza delle scuole e università italiane. L’iniziativa ha il fine di illustrare e diffondere le nuove normative in merito all’enoturismo (Legge del 2017 e Decreto Legislativo nel 2019)1 recepite attualmente soltanto da cinque regioni: Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia (Sottile, Gabbrielli, 2020).

In questo contesto emergenziale dove le cantine di tutta Italia hanno avuto ed avranno un netto calo di visite turistiche, anche i portali principali dedicati all’enoturismo sono costretti a ridefinire ed organizzare le proprie strategie di marketing. Infatti Winedering, la celebre piattaforma nata nel 2015 dove è possibile prenotare degustazioni e tour enoturistici in Italia (e non solo), fino al 3 aprile invierà agli iscritti alla propria newsletter informazioni dedicate ogni giorno ad una diversa regione italiana ed alle sue cantine al fine di far conoscere l'eccellenza nostrana nel mondo.2

Inoltre Divinea, altro portale nato di recente per offrire pacchetti enoturisti, ha lanciato l'interessante progetto #iorestoincantina finalizzato ad offrire informazioni ai turisti circa le cantine grazie alla registrazione di video, riproposti anche nelle pagine Facebook e Instagram dell’azienda per far accrescere sempre più le visualizzazioni in Italia e all’estero3 (Sottile, Gabbrielli, 2020).

Le iniziative sopra descritte sono considerate esempi virtuosi di buone pratiche che testimoniamo ancora una volta l’impegno ed il valore del Made in Italy, la volontà di non arrendersi ed il desiderio di voler ripartire al più presto terminato questo periodo sfavorevole.

Infine i provvedimenti attuati dal governo, come il Decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020, vanno nella giusta direzione, ma appaiono necessari ulteriori interventi strutturali che sostengano le imprese tenendo conto dei settori che sono e saranno più danneggiati come, ad esempio, il turismo enogastronomico.

 

Enrico Bernardini

 

 

1 Il Decreto, accolto favorevolmente nel 2019 dagli esperti del settore, dà la possibilità alle cantine italiane di iscriversi al portale www.impresainungiorno.gov.it e richiedere la Scia (segnalazione certificata di inizio attività per l’esercizio dell’attività di enoturismo). Cfr. il mio L’enoturismo in Italia. Una forma di turismo in costante crescita”, in Tellusfolio.it, 28 marzo 2019.

2 Per un approfondimento rimando a winedering.com.

3 Per un approfondimento rimando a divinea.com.


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