Arte e dintorni
Ilaria Francesca Martino. C'è chi scende e c'è chi sale 
Estemporanea di Barbarah Guglielmana
29 Febbraio 2020
 

In lontananza, il mare.

Cupole bizantine.

Il giardino dei semplici e le piante officinali.

Il centro storico è fatto di lastroni lucidi, di santi e tritoni dietro ai cancelli.

Gatto” lungo le strade e sui muri.

Per i vicoli il potere espansivo del sole e il profumo della ginestra odorosa, del finocchio marino e della salvia sagittata.

In questo contesto, Barbarah Gugliemana improvvisa una mostra estemporanea, rapita da un tempo che fa esplodere la bouganville che qui fiorisce anzitempo.

 

La Location: Un ascensore. Quello del chiostro del convento di Ave Gratia Plena, a due passi da Santa Annunziata.

 

Pareti grigio asfalto.

Sfondo perfetto per il bianco e il nero della linea aforismatica.

Grigio come sono i pensieri da cui sfuggire.

 

Sul foglio fichi d'India, nuvole, vento, nuovi viaggi, vecchi amori e u' mare... “non vi potere sbagliare, sta' in fondo a destra, e poi 'a strada vi porterà”.

Estemporaneo.

Come il sole l'ultimo giorno di febbraio.

Come l'elicriso già odoroso, i limoni pesanti e la borragine fiorita.

Come l'idea che prima ti riempie e poi ti svuota.

Comunque, se proprio volete perdervi la mostra, usate le scale, per questa volta, che, si sa, fanno sempre bene al cuore!

 

 

Ilaria Francesca Martino

HIPPOCAMPUS


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