Pianeta jazz e satelliti
Roberto Dell'Ava. Le Hot Club dei Floyd
21 Marzo 2019
 

Quelli di voi profondamente coinvolti dalla musica jazz o dal progressive rock senza dubbio sono passati direttamente sul pulsante play del video qui sotto. Ma sul piano della storia della musica, la versione di “Wish You Were Here”, con un assolo di Stéphane Grappelli al violino, dovrebbe affascinare praticamente chiunque. Racconta del particolare tipo di sperimentalismo musicale di alto profilo che ha prosperato in quell'epoca, il 1975, almeno in alcuni ambienti – o, piuttosto, in alcuni studi. In questo caso, Grappelli e i Floyd si sono trovati a incidere in sale di registrazione adiacenti. Perché i Pink Floyd avrebbero dovuto invitare Grappelli, già anziano, ma grande figura del jazz, e collaboratore con artisti del calibro di Django Reinhardt, a partecipare a una sessione? Beh... perché no? Avevano bisogno di qualcosa di impressionante per fare seguito a Dark Side of the Moon, dopo tutto.

 

 

Eppure, nonostante la ricchezza del risultato che si può ascoltare nel video, in tutte le ore passate ad ascoltare l'album Wish You Were Here nei 35 anni dall’uscita, il pubblico non è mai riuscito a sentire la musica di Grappelli in primo piano fino a quando Immersion lo ha ristampato tre anni fa. Questo mix perduto ma riscoperto della title track segna, per la mente del membro fondatore dei Pink Floyd Nick Mason, un netto miglioramento rispetto alla versione dell'album originale. “Penso che sia stato il gioiello in quella particolare seduta”, ha detto a Sonic Reality. “Era qualcosa che pensavo fosse andato perso per sempre. Pensavo ci avessimo registrato sopra. [...] Non riesco ad immaginare il motivo per cui non l'abbiamo usato in quel momento”.

Il modo di suonare di Grappelli era così incomprensibile per l’epoca per i fans dei Floyd che i titoli dell'album non nominarono nemmeno il violinista. La rimasterizzazione resa possibile dalla nostra era tecnologica ha riportato alla luce il prezioso contributo di Grappelli, ma ahimè, dubito che qualsiasi tipo di riscoperta convincerà gli accoliti dei Floyd alla revisione del canone acquisito.

 

Roberto Dell'Ava


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