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Enrico Bernardini. 2017 e 2018: continua il trend positivo del turismo in Italia
20 Febbraio 2019
 

Il turismo in Italia è in costante crescita rispetto alla media europea, sono a confermarlo le principali agenzie nazionali ed internazionali quali UNWTO (World Tourism Organization), Banca d’Italia, Eurostat, Osservatorio Nazionale del Turismo e ISTAT.

Infatti, secondo i dati ISTAT, che sostanzialmente coincidono con quelli dell'Osservatorio Nazionale del Turismo, il 2017 ha registrato un incremento del 6% dei pernottamenti nelle strutture ricettive rispetto all'anno precedente.1

Eurostat conferma il buon trend italiano collocando il nostro Paese al terzo posto per pernottamenti in Europa, dietro Spagna e Francia, ma prima della Germania. In proporzione, però, l'Italia è cresciuta del 6% rispetto al 2016, la Francia del 7%, mentre la Spagna del 3,7%.

I pernottamenti degli stranieri nel nostro Paese superano il 50% del totale, numero molto più alto rispetto a Germania, 21% e Francia, 30%. Infatti, se si prendono in considerazione soltanto le presenze estere, l'Italia, risulta essere al secondo posto in Europa dopo la Spagna.

I tedeschi si sono confermati essere nel 2017 i principali turisti stranieri in Italia, spendendo circa 6 miliardi e mezzo di euro, aumentando così del 14,7% rispetto all'anno precedente, seguono gli svizzeri con 6,1 miliardi di euro, gli statunitensi con 4 miliardi e mezzo, i francesi con 3,9 miliardi e gli abitanti del Regno Unito con 3 miliardi di euro.1

L'aumento dei flussi turistici nel 2017 trova corrispondenza dai dati di Asseport, che riporta un aumento di circa il 6,5% dei transiti negli aeroporti italiani e del 18,3% sui mezzi a rotaia, specialmente l'alta velocità ed Intercity, valorizzati particolarmente negli ultimi anni.

Questi dati sono conseguenza della crescita di reputazione nel Paese, dovuta anche agli strumenti del web 2.0 come i social network ed il famoso sito web dedicato alle recensioni TripAdvisor. Lo stesso TripAdvisor ha il merito di assegnare all'Italia la metà delle dieci esperienze turistiche più apprezzate al mondo e Venezia, Roma e la Toscana sono le aree del Paese che presentano gli itinerari turistici più conosciuti dei viaggiatori.

Inoltre, i dati di Google, riferiti alle ricerche online degli utenti, evidenziano una crescita nel 2017 per quanto riguarda gli interessi correlati a città italiane e a regioni geografiche turistiche come le Cinque Terre, in Liguria, le Dolomiti, tra Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia e il Lago di Garda, situato tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige.

Le previsioni del 2018 confermano l'andamento positivo del Paese e la crescita dell'Italia come meta turistica, soprattutto per quanto riguarda il numero degli stranieri, già alto nel 2017. Infatti, nel corso dell'ultimo anno, ci sono stati 2,2 milioni di turisti in più provenienti dall'estero, circa il +3,7% rispetto al già ottimo 2017. In generale, invece, è previsto un +2,7% con 126 milioni di presenze ed una media di 3,37 notti per cliente.

Secondo il Gruppo italiano per le ricerche di opinione e di mercato, Demoskopica, nel 2018 sono state quattro le regioni maggiormente interessate dal flusso turistico di stranieri: Trentino-Alto Adige, Lombardia, Veneto e Lazio mentre, a livello di percentuali, sono cresciute Sardegna, Liguria, Lombardia, Basilicata e Valle d'Aosta.2

In generale, il 2018 dovrebbe essere terminato con un incremento dell'1,3% dei pernottamenti nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere che corrisponde a 425,9 milioni di presenze paragonate con 420,6 milioni nel 2017. A registrare una crescita più sostenuta a livello regionale è stata la Basilicata con un +5,69%, seguita da Sardegna, Val d'Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto Adige e Veneto.

Inoltre nel 2018 si è consolidata la fidelizzazione turistica degli stranieri; sono cinque le destinazioni in cui si concentrano la maggior parte delle offerte ricettive ed il 70% delle prenotazioni dei clienti non italiani: Veneto, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Toscana e Lazio.

Invece, per quanto riguarda la permanenza media stimata, nel 2018 la previsione è di 3,37 notti per cliente, con calo degli italiani (3,29 notti nel 2018 e 3,35 nel 2017). A livello regionale, invece, la permanenza media è maggiore nelle Marche, in Calabria, Sardegna e Trentino-Alto Adige.3

I progressi conseguiti dall'Italia nel turismo andranno confermati ed estesi anche nei prossimi anni in quanto le potenzialità del nostro Paese in termini di crescita, sostenibilità e qualità della fruizione turistica del patrimonio naturale ed artistico posseduto sono molto alte.4

Al fine di cogliere maggiori opportunità e valorizzare le potenzialità dell'Italia è stata adottata una strategia unitaria, ovvero il Piano Strategico del Turismo 2017-2022 che interviene sulla competitività, sui piani di comunicazione e marketing, sull'uso delle tecnologie e sulla strutturazione dell'offerta turistica. Tra gli obiettivi generali del documento troviamo: innovare, specializzare ed integrare l'offerta nazionale, accrescere la competitività del sistema turistico, sviluppare un marketing convincente ed innovativo, realizzare una governance efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione del piano e delle politiche turistiche.

Infine, il citato Piano strategico del Turismo, coordinato dalla Direzione Generale Turismo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – MiBACT ed elaborato dal Comitato Permanente di Promozione del Turismo, ha l'obiettivo di promuovere l'Italia come nazione di turismo e di cultura, rispondendo all'esigenza strategica di affidare al turismo un ruolo chiave nelle politiche di sviluppo del Paese.

 

Enrico Bernardini

 

 

1 Fonte: Direzione Generale Turismo – Ministero per i Beni e le Attività culturali.

2 Fonte: www.demoskopika.eu

3 Fonte: Corriere della Calabria.

4 Fonte: Direzione Generale Turismo – Ministero per i Beni e le Attività culturali.


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