Arte e dintorni
Alberto Figliolia: Paul Klee. Alle origini dell'arte
Paul Klee,
Paul Klee, 'Vergine sognante', 1903 - Acquaforte su zinco (Archive Zentrum Paul Klee) 
17 Gennaio 2019
 

I seni cadenti, i quattro arti su altrettanti rami di un tronco vizzo e nodoso – in una posizione scomoda e, si direbbe, provocatoria – l'espressione arcigna, la Vergine sognante è, nella sua sconveniente nudità, oltremodo inquietante. Sogna a occhi aperti quest'ambigua creatura, quasi una maligna dea; la sua figura esonda, catatonica e terribile.

Di tutt'altro impatto è Composizione con occhi, miniaturistico, una sorta di pianeta primordiale visto da lontano o, forse, una vista microscopica, un oceano di isole o cellule, di archetipi e simboli.

Paesaggio in verde con mura, alias Costruzione boschiva, emana invece una geometrica serenità. piramidi bidimensionali di colore, forme nelle forme, il delicato/potente afflato della Natura, sempre in perfetto equilibrio fra farsi e disfarsi, fra armonia e caos.

Come non meravigliarsi dinanzi alle opere di Paul Klee, così pensate così genuine: frutto di un intelletto sommamente speculativo e, nel contempo, di uno spirito fanciullo? All'immenso artista svizzero dedica una bellissima mostra il MUDEC-Museo delle Culture di Milano: Paul Klee. Alle origini dell'arte”, a cura di Michele Dantini e Raffaella Resch. Sarà possibile visitare l'esposizione (circa cento opere) sino al 3 marzo 2019. Il “primitivismo” di Klee si nutre delle più svariate suggestioni – dall'era preclassica, antico Egitto compreso, all'arte paleocristiana e a quella copta, dalle espressioni alto medioevali alle soluzioni offerte da bizantini e celti così come dai popoli africani, amerindi od oceanici, e la rielaborazione ha un invincibile marchio di originalità e potenzialità tali da far pensare a una navicella lanciata nelle vaste distese cosmiche o in quelle, altrettanto immani, dell'interiore.

Klee è un grande conoscitore della storia dell’arte occidentale in tutta la sua ampiezza e varietà. Pressoché in ogni momento della sua attività istituisce rapporti nuovi e inattesi con questa o quella componente della tradizione e si nutre di memorie figurative, in modo non nostalgico. [...] Il nascente interesse delle avanguardie per l’arte extraeuropea viene a costituire uno dei repertori di Klee, che nel suo modo personale e distaccato corrisponde con l’universo fantastico, antropologico e stilistico di queste arti, studiandone le forme, le tecniche e soprattutto il principio ispiratore”.

E chi è il Sommo Guardiano? E l'Angelo in divenire? E L'occhio che ci fissa, atarassico e solitario? E il Tempo di forza? Un gioco metafisico, anche. Ma, pure, un sottile piacere ludico, con l'inserimento di rune e ideogrammi o di elementi alfabetici di chiara invenzione. L'intento è anche di stimolare domande sulla genesi creativa (che sia l'arte o il mondo).

Sinestesie e misticismo, teatrino di marionette (come quello che l'artista aveva costruito per il figlio) e astrattismo, l'uso più ammirevole delle tecniche più varie... Innumerevoli spunti offre la mostra allestita al MUDEC, e la stessa assolutamente si giova, al fine di leggere l'itinerario del magico bernese, della suddivisione in apposite sezioni: Caricature; Illustratore cosmico; Alfabeti e geroglifiche d'invenzione; Il museo etnografico e la stanza dei bambini; Policromie e astrazione. Completano il percorso le videoinstallazioni Con gli occhi di Paul Klee e La lanterna magica di Klee.

E noi ci perdiamo ancora Con il serpente, fra le sue silenziose stellari spire, nei misteri de La casa rossa, fra gli “allucinati” meandri del Paesaggio urbano o nell'incredibile sanguigna ossimorica ancestrale Roccia Artificiale... e in ogni macchia, campitura, graffio, forma, concrezione è possibile immergersi per un viaggio nel fantastico. E lì felicemente perdersi, salvo poi con stupore ritrovarsi.

 

Alberto Figliolia

 

 

Paul Klee. Alle origini dell'arte, a cura di Michele Dantini e Raffaella Resch. Mostra promossa da Comune di Milano-Cultura e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE. Fino al 3 marzo 2019. MUDEC-Museo delle Culture di Milano, via Tortona 56, Milano.

Orari: lun 14:30-19:30 | mar, mer, ven, dom 9:30‐19:30 | gio, sab 9:30‐22;30. Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.

Biglietti: intero € 14,00 | ridotto € 12,00.

Info e prenotazioni: sito Internet ticket24ore.it | tel. +39 0254917.


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